POLITICANDO/ Per fare ragionare Crocetta ci vuole una sollevazione popolare

di Carmelo Raffa

Ancora una volta Giuseppe Lupo, ex Segretario regionale ed attuale Presidente del Partito Democratico siciliano prende una chiara posizione auspicando l’unità del partito nell’Isola. Infatti sul suo account di facebook leggiamo:

“La destra siciliana sperava che il presidente Rosario Crocetta la invitasse alle larghe intese. Un ‘inciucio’ che Crocetta si è rifiutato di accettare proponendo, nella differenza dei ruoli tra maggioranza e opposizione, un confronto sulle riforme a tutte le forze parlamentari nell’interesse della Sicilia. Adesso, per pura propaganda, la destra, che sperava ‘nell’inciucio’, annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia al presidente della Regione, sapendo che non sarà approvata”.

“La spaccatura del PD – aggiunge Lupo – evidente anche oggi nel dibattito parlamentare, è un problema serio per il governo della Regione e per la Sicilia. Non possiamo andare avanti con un partito a pezzi. È necessario che il segretario Raciti convochi la Direzione, con la presenza del partito nazionale, per fare chiarezza e per trovare una linea politica unitaria”.

Siamo rispettosi e continuiamo ad esserlo della Persona Per Bene di Giuseppe Lupo che, pur avendo gestito il PD con equilibrio portandolo a vincere per la prima volta nella storia le elezioni regionali, subito dopo è stato sacrificato da un’armata Brancaleone guidata da Davide Faraone e benedetta da un beneficiario della gestione Lupo che porta in nome di Rosario Crocetta.

Però, caro Peppino Lupo, sulla vicenda Governo regionale riteniamo eccessivo addebitare alla destra siciliana la volontà di correre sul carro del Governatore per “un’ammucchiata di potere”; semmai abbiamo più volte letto e percepito chiaramente che ciò fa parte del fare politico del Crocetta pensiero: divide et impera.

Il Governatore ha lanciato un chiaro messaggio alle opposizioni nei giorni scorsi, dopo aver constatato che la maggioranza del PD non era più disponibile ad accettare e quindi a sostenere una gestione governativa che non dà nessuna prospettiva di sviluppo per la martoriata Sicilia.

Il problema di ricreare l’unità del PD, caro Lupo dipende, solo ed esclusivamente dal comportamento dell’attuale Governatore che, almeno per un po’, dovrebbe ricordarsi che deve riconoscenza a tutto il Partito Democratico per l’alto incarico istituzionale ricoperto.

E’ inutile che Rosario Crocetta si appelli al voto popolare, perché gli abbiamo dimostrato e siamo costretti a ricordargli che purtroppo lui non ha goduto di voti di masse popolari, ma della stessa percentuale di voti conseguita dal PD e dagli altri partiti della coalizione e precisamente del 32%.

Il voto popolare per Crocetta dov’è? Solo nei suoi sogni e rimane e rimarrà solo nei suoi sogni. Il Governatore deve ricordarsi ogni mattina che deve ringraziare anche gli oppositori del centrodestra che sono andati divisi alle elezioni regionali del 2012, sacrificando in tal modo una Grande Persona per bene che porta il nome di Nello Musumeci e che, secondo noi, avrebbe gestito la Sicilia veramente nell’interesse della Sicilia e dei siciliani.

Ed allora, cari amici e compagni del PD, è indispensabile che vi ricompattiate, ma non sull’altare del mero potere. E’ indispensabile e con spirito propositivo esplicitare le scelte urgenti ed indifferibili che il Governo deve compiere per fare ripartire sviluppo e produttività nell’Isola. E’ altrettanto indispensabile che il Governatore non continui la sua opera in perfetta solitudine o col suo ‘cerchio magico’, ma tenga in alta e debita considerazione le proposte del PD, della maggioranza, magari creando un direttorio politico. Ciò dovrebbe avvenire non trascurando il ruolo dell’opposizione in un momento di estrema emergenza vissuta dalla Sicilia e dai siciliani.

Purtroppo siamo più che certi che ciò non avverrà, perché l’attuale Governatore, eletto dai partiti, appena ha afferrato il polpo ha detto: “Non lo mollo. Il Governo è mio e decido solo io”.

Purtroppo, ancora, avendo constatato che mai e poi mai si ritroveranno 46 coraggiosi deputati regionali liberi e forti e pronti a mandare a casa Rosario Crocetta e conseguentemente perdere il lauto stipendio non ci rimane che sperare in una sollevazione popolare che faccia capire quanto è incazzata e disperata è la gente siciliana.


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