Pogliese porta i suoi assessori in ritiro sull’Etna Il punto sulla città a un mese dall’insediamento

Lo hanno chiamato, ironicamente, un «ritiro spirituale». In provincia di Catania, all’hotel Esperia di Zafferana Etnea, sull’Etna, per fare il punto dopo trenta giorni dall’assegnazione delle deleghe e dalla presentazione della giunta. Questo è quello che si sa del programma del sindaco Salvo Pogliese e dei suoi assessori, che da stasera a domani saranno tutti insieme nella cittadina pedemontana. Un modello, del resto, già sperimentato: a marzo Nello Musumeci aveva traslocato per tre giorni sulle Madonie con undici dei suoi 12 apostoli. Tutti tranne Vittorio Sgarbi, già all’epoca in rotta di collisione con il presidente della Regione Siciliana.

Sull’Etna Pogliese conta di riuscire a riunire, tutti insieme, i componenti della sua giunta. A un mese esatto dalla loro nomina ufficiale, contano di fare un quadro della situazione trovata negli uffici e delle future collaborazioni necessarie tra le varie direzioni. Per fare un esempio: la questione degli immobili confiscati alla mafia da destinare all’emergenza abitativa è a cavallo tra i Servizi sociali e il Patrimonio. Molte delle questioni che riguardano l’Ecologia si legano con le Manutenzioni e queste ultime sono strettamente connesse anche ai Lavori pubblici.

In più, con la scure della Corte dei conti che si è abbattuta la sulla città, chiedendo la deliberazione del dissesto economico-finanziario, ci sarà da comprendere cosa accadrà ufficio per ufficio. Quali cose cambieranno, nel caso in cui si dovesse arrivare alla deliberazione del dissesto, e quali invece rimarranno uguali. Sull’Etna dovrebbero andare, secondo alcune fonti, anche i «dirigenti apicali». Per allargare le riunioni, al fresco dei boschi, anche al gotha di Palazzo degli elefanti. Stasera, poco meno di ventiquattr’ore prima della partenza, il sindaco incontrerà parte della comitiva in fieri. La regola, come fu per Musumeci, è una: ognuno paga per sé.


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