Più Tua Palermo, polemica sullo sponsor Lottomatica Arcuri: «Contrari ad azzardo, ma sono soldi dello Stato»

Contro la dipendenza da gioco d’azzardo, ma non contro la sponsorizzazione dell’industria dell’azzardo che quella dipendenza crea. Una posizione, quella del Comune di Palermo, che suscita polemiche tanto da dover costringere l’amministrazione Orlando a un comunicato riparatore. A far discutere è l’iniziativa Più Tua Palermo, che animerà da oggi e per dieci giorni la città con numerosi appuntamenti gratuiti tra spettacoli, riscoperta di antichi mestieri, cultura popolare e visite guidate ad alcuni capolavori artistici. 

A creare polemiche non è tanto il programma, ma la sponsorizzazione di Lottomatica. Un’azienda che è una vera e propria multinazionale, col core business rappresentato dal gioco d’azzardo. Proprio quel gioco d’azzardo sul quale la posizione del sindaco Orlando, come ricorda il comunicato di ieri dell’amministrazione, «è quella espressa con l’adesione al Manifesto contro il gioco d’azzardo e con le prese di posizione pubbliche contro ipotesi legislative volte a favorire la diffusione delle slot machine». 

Più Tua Palermo è la settima tappa de Il Gioco più tuo in tour, un’iniziativa finanziata coi proventi del Lotto e che da due anni porta nelle città italiane che si trovano nelle ruote del gioco attività culturali e di intrattenimento. Nel capoluogo siciliano sono previsti appuntamenti al mercato del Capo e a Ballarò, street food gratis, concerti come quello di Lello Analfino e i Tinturia, esibizioni del comico Sasà Salvaggio e dell’attore Salvo Piparo. In un reiterato omaggio alle tradizioni popolari della città. 

Ma c’è chi è ne ha preso le distanze. Come la rete Mettiamoci in gioco Sicilia, la campagna nazionale contro il gioco d’azzardo che raggruppa decine di associazioni: dall’Arci a Libera all’Azione Cattolica Italiana. «La nostra Palermo – ha scritto ieri la rete del volontariato – non ha certo bisogno di tali benefattori o filantropi, nè può essere utilizzata per dare una dignità e una veste etica a un commercio basato sul gioco d’azzardo». Sotto accusa anche la vocazione popolare dell’iniziativa. «L’azzardo – si legge ancora – specie nei quartieri popolari di Palermo toglie il pane e la serenità a tante famiglie, riduce uomini e donne in schiavitù, favorisce l‘usura e il riciclaggio, permette alla criminalità di presidiare in modo capillare e organizzato strade quartieri e intere comunità». 

Tra i progetti finanziati da Lottomatica anche il restauro della Palazzina cinese, sul quale in un primo momento il Comune di Palermo aveva ringraziato, attraverso le parole del vicesindaco Emilio Arcuri, la sponsorizzazione di Lottomatica. Per poi specificare, a contrasto sollevato, che il monumento «per altro non è di proprietà del Comune» e che «non vi è alcun tipo di legame con gli organizzatori della manifestazione». 

Per Arcuri, raggiunto telefonicamente da Meridionews, «bisogna comunque distinguere i due piani. Le iniziative sono lodevoli e comunque non siamo diventati a favore del gioco d’azzardo. I soldi messi a disposizione da Lottomatica sono comunque entrate dello Stato che vengono messe in moto. Non possiamo dire di no ad ogni cosa – conclude – specie in epoca di continui tagli al welfare». 


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