L'esponente politico denuncia irregolarita'. E considera sbagliato l'intervento del cga, che avrebbe leso le prerogative autonomiste
Pippo Gianni contesta i risultati della mini-tornata elettorale di Siracusa: “Voto irregolare”
L’ESPONENTE POLITICO DENUNCIA IRREGOLARITA’. E CONSIDERA SBAGLIATO L’INTERVENTO DEL CGA, CHE AVREBBE LESO LE PREROGATIVE AUTONOMISTE
Com’era prevedibile, Pippo Gianni, sconfitto nella mini-tornata elettorale di Siracusa (un’irrituale ripetizione delle elezioni regionali in nove sezioni da dove, nel 2012, erano sparite le schede votate: sei a Rosolini e tre a Pachino) da Pippo Gennuso, che ha già preso il suo posto a Sala d’Ercole, non ci sta. Gianni ha preso carta e penna e ha inviato una lettera a tutte le autorità del nostro Paese, dalla presidenza della Repubblica a scendere.
Se l’onorevole Gianni ci avesse inviato la lettera in formato word l’avremmo pubblicata per esteso. Ma siccome ci ha inviato il pdf, andiamo per sintesi.
Gianni denuncia “irregolarità formali e sostanziali” nello svolgimento della mini-tornata elettorale dello scorso 5 ottobre. Mini-tornata elettorale che è stata – per la prima volta nella storia dell’Autonomia siciliana – disposta dal Consiglio di giustizia amministrativa (Cga).
Secondo Gianni, “nei seggi elettorali del Comune di Pachino, gli elenchi degli aventi diritto al voto, in palese contrasto con quanto disposto dalla sentenza del Cga 394/2014, contenevano diverse anomalie, finanche i nominativi dei defunti, causando la vidimazione di un numero maggiore di schede elettorali rispetto al reale corpo elettorale”.
“Gli elettori del Comune di Pachino – aggiunge – non sono stati regolarmente informati della ripetizione del voto nelle sei sezioni previste nella sentenza del Cga. Infatti l’affissione e la pubblicazione dei manifesti elettorali è avvenuta in palese contrasto con quanto previsto dalla norma e nessun adempimento relativo alla comunicazione ed all’informazione è stato ottemperato nei confronti degli elettori residenti all’estero”.
Secondo il parlamentare che è stato sostituito da Gennuso, “la documentazione e i prospetti regionali contenenti il numero di voti validi dei gruppi di liste provinciali non sembra essere stato rielaborato secondo le nuove cifre della circoscrizione di Siracusa”.
Ovviamente, la contestazione di Gianni è ‘politica’: “Si è verificato – dice – il superamento della autonomia del Parlamento regionale siciliano, essendosi introdotta una deroga inammissibile quanto illegittima, alla norma che prevede l’eliminazione dal conteggio dei voti di tutte quelle schede affette da vizi e/o anomalie. Così operando, il Consiglio di giustizia amministrativa ha aperto una falla nel sistema, che consentirà ad ogni elezione la predisposizione di ricorsi tendenti ad una ripetizione del voto”.
Nota a margine
Certo, se in ogni elezione dovessero sparire le schede votate…