Picanello: i primi acciacchi della fermata un anno dopo Tra le scale mobili ferme e i guasti all’unico ascensore 

«Un semplice fuori servizio, ma ora è tutto risolto». Michele Laganà, direttore regionale Rfi, la questione sui malfunzionamenti della fermata ferroviaria Catania-Picanello la chiuderebbe così. Ma, come verificato da MeridioNews, tra rampe mobili transennate e guasti all’unico ascensore di cui dispone la struttura, gli imprevisti continuano a susseguirsi. 

È il 21 dicembre 2018 del quando il primo treno di prova, con a bordo l’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone, il sindaco di Catania Salvo Pogliese e Salvatore Leocata della direzione investimenti area Sud di Rfi, fa tappa alla stazione di Catania-Picanello in occasione dell’inaugurazione della nuova fermata di tipo metropolitano (con ingresso da via Timoleone e via Libertini e un parcheggio di 16 stalli, di cui uno dedicato ai disabili) che collega Catania a Messina.

Un anno dopo, la stazione – parte di un percorso avviato a luglio 2017 – comincia già a risentire dei primi acciacchi. Lo snodo che doveva ispirarsi alla rete ferroviaria milanese e che, stando alle stime dell’amministrazione allora guidata dall’ex sindaco Enzo Bianco ai tempi dell’approvazione del progetto, dovrebbe accogliere un bacino di 500mila utentisia giovedì che sabato pomeriggio era deserto. «Venga alle sette del mattino – replica un addetto alla vigilanza a presidio della stazione – e la troverà piena».

Nei giorni scorsi, anche l’ascensore di cui è dotata la struttura, era fuori servizio. Il guasto sembrerebbe essere stato provocato da un improvviso blackout elettrico. Questo, secondo il dirigente Rfi, avrebbe comportato «un malfunzionamento alla gestione da remoto», ovvero il sistema centrale adibito alla gestione degli impianti elevatori e traslatori come ascensori e scale mobili. Effettuata la segnalazione a Rfi, il giorno dopo l’ascensore è rientrato in funzione. «Ho fatto eseguire delle verifiche – spiega Laganà – e il problema è stato risolto». 

A rendere poco agevole l’ingresso in stazione, però, ci sono ancora ben sei rampe (su dieci) di scale mobili non attive. Si tratta delle quattro rampe che servono l’ingresso di via Timoleone e due su via Libertini. Se la disattivazione delle pedane di via Timoleone sembrerebbe essere dovuta ai tempi di attesa per l’installazione del doppio senso di marcia, situazione differente invece per l’ingresso di via Libertini. 

Secondo la versione di uno dei pochi passeggeri in transito «le rampe sarebbero inattive da poco più di due settimane». La causa del guasto dipenderebbe da una infiltrazione d’acqua cha da sotto il pavimento avrebbe raggiunto i circuiti elettronici della rampa provocandone la disattivazione. «Non sono a conoscenza del problema – replica il dirigente Rfi – ma posso dirle che sotto il profilo della funzionalità tutto è stato risolto». Intanto, però, le pedane mobili sono ancora ferme, transennate e inattive


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]