Conto alla rovescia per la consegna dei lavori nello spazio affidato alla cioccolateria C&G. Dopo tre mesi, la ristrutturazione è quasi ultimata e tra pochi giorni i risultati verranno mostrati alla città. Mentre restano le perplessità sulla cementificazione di un'ampia area, progettisti e primo cittadino sostengono la validità di quanto è stato realizzato. Per Raffaele Stancanelli si tratta di «una buona pratica amministrativa innovativa e rigorosa». Guarda le foto
Piazza Lincoln, domenica l’inaugurazione I promotori e il sindaco difendono il progetto
Dune, alberi, panchine di cemento e binari. A tre mesi dall’inizio dei lavori, la ristrutturazione di piazza Abramo Lincoln sponsorizzata dalla cioccolateria C&G è praticamente conclusa. A dire se l’esperimento, il primo in città, sarà un successo, saranno gli stessi cittadini, chiamati domenica 17 a dire la propria nell’inaugurazione ufficiale alla presenza del sindaco Raffaele Stancanelli e della proprietaria dell’attività commerciale, Gabriella Comis. Che, in questi mesi, ha ricevuto attestazioni di stima per l’iniziativa. Ma anche forti critiche.
Sbirciando tra i pannelli che delimitano il cantiere, in molti hanno storto il naso davanti la quantità – giudicata eccessiva – di cemento riversato nella piazza. «Considerando che gli alberi sono organismi viventi e non elementi di arredo, come si assicurerà la loro sopravvivenza?», si sono chiesti alcuni cittadini. La risposta dei progettisti è stata diffusa in un comunicato stampa diramato dal Comune: «Nel colletto delle essenze arboree e senza avere impatti diretti su fusto della radice delle piante sono state collocate collinette artificiali che hanno lo scopo di permettere la libera circolazione di aria e acqua a ridosso degli apparati radicali arborei».
Altro tema di discussione è l’esposizione della storica locomotiva Mascali – donata dalla ferrovia Circumetnea – e l’impatto che gli eventi sponsorizzati dalla cioccolateria avranno sul quartiere. Il primo cittadino è intervenuto per difendere la scelta di affidare i lavori di ristrutturazione a un privato, in cambio di alcuni esoneri (sconto del 50 per cento sul pagamento del canone di pubblicità, 24 manifestazioni senza il pagamento del contributo occupazione spazi e aree pubbliche). «Una buona pratica amministrativa innovativa e rigorosa – l’ha definita – per cui ogni dettaglio è stato curato al meglio, per un’opera pubblica importante che andava fatta almeno venti anni addietro, quando non mancava la disponibilità economica e invece è stata lasciata colpevolmente desolata».
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