Un brutto colpo per i comuni delle Madonie, in particolar modo per gli imprenditori e i commercianti di Petralia Sottana che in queste settimane stanno vedendo diminuire i propri guadagni. Si stima che a causa dei ritardi, le entrate potrebbero ridursi di circa il 20-30 per cento
Piano Battaglia, slitta ancora apertura impianti Nulla osta forse entro venerdì, scatta la protesta
Questa mattina gli impianti di risalita di Piano Battaglia dovevano aprire le porte al pubblico, ma a causa del mancato rilascio del nulla osta da parte dell’Ustif (l’Ufficio speciale trasporti a impianti fissi) di Napoli l’evento è stato rinviato a data da destinarsi. Davvero un brutto colpo per i comuni delle Madonie, in particolar modo per gli imprenditori e i commercianti di Petralia Sottana che in queste settimane stanno vedendo diminuire i propri guadagni. Si stima che a causa dei ritardi, le entrate potrebbero ridursi di circa il 20-30 per cento. Nonostante la famiglia tipo preferisce trascorrere i suoi weekend con meno servizi e zero assistenza, gli sciatori e gli appassionati sceglieranno altre mete. Tra le destinazioni preferite in Sicilia sicuramente c’è l’Etna, con i suoi 1265 km² di superficie. Di conseguenza, la percentuale di sciatori nelle Madonie è molto bassa.
Nel caso in cui dovessero riaprire gli impianti di risalita di Piano Battaglia, da un centinaio di sciatori professionali in media la settimana si passerebbe a circa un migliaio. Anche la percentuale dei turisti stranieri si abbassa di gran lunga durante la stagione invernale, che si aggira intorno l’80-90 per cento in meno. Il calo è dovuto soprattutto a una cattiva organizzazione e gestione dei servizi. Lo straniero che va sull’Etna trova impianti, servizi, strade fruibili, attività di esplorazione del territorio e ciaspolate. Un’organizzazione che in questi mesi sulle Madonie è carente. Tra gli albergatori che stanno avendo delle ripercussioni negative da un punto di vista economico, ci sono i fratelli Luca e Marco Calderaro, titolari dell’albergo Il Castello, che sorge sul vecchio castello normanno successivo al 1062.
«Il prolungarsi dell’inaugurazione prevista per gli impianti di risalita di Piano Battaglia, purtroppo avrà ricadute economiche considerevoli anche sulla nostra attività ricettiva e ristorativa – hanno commentato i due fratelli -. Visto l’importante lavoro svolto fino ad oggi dalla Piano Battaglia srl impegnata nella gestione degli stessi impianti, ci sentiamo vicini nella protesta, affinché gli enti pubblici preposti a dare il via libera si muovano, prima che sia troppo tardi per tutti». Notizie positive sulla vicenda degli impianti di risalita sembrano arrivare, nelle scorse ore, da Simona Vicari. L’attuale sottosegretario di stato al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha fatto sapere che l’Ustif di Napoli presenterà i nulla osta entro venerdì 10 febbraio. «L’iniziativa imprenditoriale privata – ha detto l’ex sindaco di Cefalù – merita la massima attenzione, ma in materia di sicurezza non possiamo permetterci sconti sui tempi».