Piacere Salvatore per combattere il pizzo «Sperare nel cambiamento della Sicilia»

«Voglio rendermi utile alla mia terra, la Sicilia». E’ questa la motivazione che ha convinto l’artista catanese Paolo Antonio ad auto-produrre il brano Piacere Salvatore e a destinarne il ricavato proveniente dalle vendite all’associazione antiracket Addiopizzo. La canzone – il cui download è disponibile sulle piattaforme online al costo di 99 centesimi – racconta la storia dell’imprenditore siciliano Salvatore che si trova a dover affrontare le «difficoltà giornaliere» relative al mantenimento di un’attività propria, dalle trafile burocratiche a una richiesta di estorsione. Pratica alla quale il protagonista rifiuta di sottomettersi. «Salvatore racchiude la moltitudine di persone che in Sicilia convivono quotidianamente con storie di pizzo», spiega il cantautore. Che – in merito alla genesi del testo – aggiunge: «Conosco moltissimi giovani che avrebbero voluto dare vita a una impresa propria e non l’hanno fatto per il timore che poi tanto ti veninu a tuppuliari». E il riferimento è in un certo senso autobiografico «perché anch’io sono stato un imprenditore in passato – racconta l’artista – e anche se non subito richieste del genere, ricordo che vivevo con il timore che qualcuno potesse avanzarle».

https://www.youtube.com/watch?v=Io_CQlhupko&feature=youtu.be

Piacere Salvatore è un brano di chiaro genere pop, il più sperimentato da Paolo Antonio. «Ho tenuto la canzone in un cassetto per un po’», confessa l’artista che si definisce «un cantautore da palco». Paolo Antonio crede molto nella funzione sociale della musica e nel vantaggio di immediatezza che possiede il ritornello di una canzone quando si vuole veicolare un messaggio. Quello del singolo – condiviso sui social network attraverso l’hashtag #salvatoretagliailpizzo – è la speranza «nella possibilità di creare una Sicilia diversa, una terra in cui chi vuole può investire», precisa. Al motivo del riscatto socio-culturale della terra sicula il cantautore collega l’idea secondo la quale «la rivoluzione debba partire proprio da chi è sotto scacco delle mafie, anche tramite il sostegno che possono prestare le associazioni antiracket come Addiopizzo».

L’artista – che suona da quando era piccolo – è alla sua prima esperienza mediatica importante. Cultore del genere pop, cerca di toccare sempre «temi che abbiamo un beneficio sociale e possano portare fuori dai salotti degli intellettuali le istanze della mia generazione, la più istruita e la più povera tra le precedenti», racconta. Il suo obiettivo in relazione a Piacere Salvatore è quello di raggiungere 50mila download e almeno 100mila visualizzazioni. Il brano «è totalmente autoprodotto, l’intero ricavato andrà ai volontari di Addiopizzo e io non intascherò un euro ma – continua Paolo Antonio – avrò avuto la possibilità di rendermi utile nel concreto ed è questo quello che più mi rende felice».Merito che divide con amici e sostenitori del suo progetto che hanno condiviso insieme a lui queste esperienza no-profit

 


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Il brano racconta la storia dell'imprenditore siciliano Salvatore che si trova a dover affrontare le «difficoltà giornaliere» relative al mantenimento di un'attività propria, dalle trafile burocratiche a una richiesta di estorsione. La canzone servirà a finanziare le attività dei volontari dell'associazione antiracket Addiopizzo. «Non intascherò un euro ma sono felice perché avrò avuto la possibilità di rendermi utile nel concreto», racconta l'artista Paolo Antonio

Il brano racconta la storia dell'imprenditore siciliano Salvatore che si trova a dover affrontare le «difficoltà giornaliere» relative al mantenimento di un'attività propria, dalle trafile burocratiche a una richiesta di estorsione. La canzone servirà a finanziare le attività dei volontari dell'associazione antiracket Addiopizzo. «Non intascherò un euro ma sono felice perché avrò avuto la possibilità di rendermi utile nel concreto», racconta l'artista Paolo Antonio

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Il brano racconta la storia dell'imprenditore siciliano Salvatore che si trova a dover affrontare le «difficoltà giornaliere» relative al mantenimento di un'attività propria, dalle trafile burocratiche a una richiesta di estorsione. La canzone servirà a finanziare le attività dei volontari dell'associazione antiracket Addiopizzo. «Non intascherò un euro ma sono felice perché avrò avuto la possibilità di rendermi utile nel concreto», racconta l'artista Paolo Antonio

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