Petrosino, rinasce la scuola vandalizzata e incendiata Apre un asilo all’avanguardia dedicato a Franca Rame

Una scuola vandalizzata e incendiata trasformata in un asilo nido comunale all’avanguardia. È stato inaugurato nei giorni scorsi a Petrosino e intitolato all’attrice e attivista Franca Rame. La struttura che aveva subito numerosi raid vandalici, è stata strappata al degrado e ridonata alla cittadinanza grazie all’utilizzo di fondi regionali. Proprio la storia del luogo, violato e danneggiato, ha suggerito l’intitolazione a Franca Rame, che il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e violentata da un gruppo di uomini appartenenti all’estrema destra. Ma il legame dell’attrice con la città di Petrosino può contare anche su un altro aneddoto. 

«Nel 2011, quando ero un semplice cittadino – racconta il sindaco del Comune trapanese, Gaspare Giacalone –, insieme a degli amici iniziai la battaglia per la spiaggia del paese, che rischiava di diventare privata e oggetto di costruzioni. Nacque così il comitato cittadino Spiaggia di Torrazza Libera, e in questa delicata vicenda vennero coinvolti diversi personaggi noti, tra i quali Dario Fo e Franca Rame. Quest’ultima fu tra i maggiori sostenitori delle nostre istanze, così, non appena diventai sindaco e iniziò a concretizzarsi il progetto dell’asilo, balenò l’idea di intitolarlo proprio a lei».

Di certo la strada è stata in salita, dovendo valorizzare un’ex scuola, chiusa per mancanza di utenza dalla precedente amministrazione comunale, che nonostante fosse stata affidata ad alcune associazioni, aveva subito svariati furti e, per ultimo, un incendio doloso. «La struttura aveva i muri anneriti dalle fiamme – continua il primo cittadino –, quella che avevamo davanti non era proprio una bella situazione. Oltretutto il bando per il finanziamento pubblico regionale sarebbe scaduto quindici giorni dopo. Nonostante tutto siamo riusciti a redigere il progetto, presentarlo e infine a ricevere 127mila euro dall’assessorato regionale della Famiglia. Ogni passaggio della sua realizzazione è stato seguito con entusiasmo, trattandosi di un’opera pensata per i più piccoli e usufruibile dalla cittadinanza». Nei prossimi mesi, inoltre, negli stessi locali sarà anche inaugurato l’asilo per i più grandi. Per quest’ultimo posti disponibili e costi sono ancora da definire.

Dati che invece si conoscono per il micro nido che può ospitare fino a 12 bambini, di età compresa tra i tre e i 36 mesi, i quali sono divisi in due sezioni, per fasce d’età: dai tre ai 12 mesi e dai 13 ai 36 mesi. Gli aventi diritto sono stabiliti da un’apposita graduatoria che tiene conto del reddito Isee di appartenenza. La quota di compartecipazione al costo del servizio è di 70 euro con Isee che va da zero a 11mila euro, 85 euro se è compreso tra gli 11mila e i 25mila euro, infine di 100 euro se supererà quest’ultima fascia reddituale. Nell’ammissione hanno la precedenza i bambini con i genitori residenti nel Comune di Petrosino, poi quelli non residenti nel territorio comunale ma che hanno uno dei genitori che vi lavori regolarmente (ammissione con percentuale del 10 per cento). In entrambi i casi, la precedenza è data a eventuali disabili e a bambini in situazione di rischio o svantaggio sociale.

«Si tratta di una struttura con standard qualitativi altissimi, dotata di attrezzature e forniture ecocompatibili – conclude Giacalone –. Come è risaputo, a quella tenera età i bambini mettono tutto in bocca, motivo per cui, volendo evitare ogni possibile pericolo per la loro salute, è stata posta la massima attenzione anche a particolari come questo. Anche il personale è altamente qualificato: l’avviso pubblico per la gestione dell’asilo è stato vinto dalla cooperativa sociale La Garderie di Siracusa. Inoltre, è stato istituito il comitato di gestione, una speciale commissione composta da persone esperte e ben viste dalla cittadinanza». Tale comitato è composto da nove figure: il coordinatore dell’asilo insieme a tre esperti nominati dal sindaco, due genitori scelti tra le famiglie utenti del servizio, due rappresentanti del personale addetto e un esponente dei sindacati che operano nel territorio.

Nel corso dell’inaugurazione è giunto un videomessaggio da parte di Jacopo Fo, figlio di Dario, premio Nobel per la Letteratura nel 1997, e di Franca Rame. Prima di rivolgere i suoi auguri, l’attore ha fornito una chiave di lettura alla scelta dell’intitolazione attraverso la figura della madre, ritratta come persona debole e fragile ma al tempo stesso forte e determinata. Merito del sapersi raccontare e voler condividere, capacità utilizzate come cura personale dalle sofferenze e violenze patite. «Mia madre sarebbe molto contenta – ha detto Fo, portando anche i saluti del padre –. Spero che le bambine che frequenteranno questo asilo non debbano trovarsi in frangenti così drammatici come quelli da lei vissuti, ma che davanti alle difficoltà che si incontrano nella vita potranno trovare la capacità di trasformare una debolezza, un dolore, in una forza, unendosi con gli altri. Comunicando, parlando, raccontando. Abbiamo bisogno di condividere le cose belle».


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