Pesca: accordo Cassa integrazione per la marineria di Lampedusa

SARANNO 88 I PESCATORI CHE BENEFICIERANNO DELLA CIGD PER IL 2013

Sottoscritti gli accordi sindacali per l’accesso dei pescatori di Lampedusa alla Cassa integrazione guadagni in deroga (Cigd) per il 2013.

Le procedure di consultazione sindacale, secondo quanto previsto dal verbale di accordo del 29 luglio 2013, sottoscritto tra le parti sociali presso il ministero del Lavoro e in attuazione del protocollo d’intesa dell’11 settembre 2013 depositato presso la Direzione marittima di Palermo, sono state esperite dai rappresentanti di imprese e lavoratori e dal titolare dell’impresa o cooperativa di pesca in presenza del Tenente di Vascello Giuseppe Cannarile, Comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Lampedusa (nella foto a destra).

A chiudere l’accordo, lo scorso 12 novembre, per l’accesso all’ammortizzatore sociale in deroga in rappresentanza delle associazioni datoriali, il consigliere nazionale di Federcoopesca, Nino Accetta, accompagnato dal presidente dell’Associazione armatori della pesca dell’Isola, Piero Billeci.

Per le rappresentanze dei lavoratori, il consigliere nazionale e segretario regionale in Sicilia di Ugl Agroalimentare, Giuseppe Messina.

A beneficiare della Cigd le 32 imprese di pesca, operanti con imbarcazioni autorizzate al sistema di pesca a strascico, che hanno firmato il verbale di consultazione sindacale, come dicevamo in presenza delle parti sociali e del comandante Cannarile, motivando l’accesso all’ammortizzatore sociale a seguito dell’interruzione temporanea e obbligatoria per trenta giorni consecutivi dell’attività di pesca con sospensione dei lavoratori a zero ore . Fermo pesca disciplinato dal decreto dell’11 luglio 2013 emanato dal ministero delle Risorse agricole, alimentari e forestali e dai decreti dell’assessorato regionale al ramo numeri 134/Gab. del 30 luglio 2013, n.136/Gab. del 6 agosto 2013 e n.143 del 12 settembre 2013. Saranno 88 i pescatori interessati dal beneficio dell’indennità sostitutiva di reddito. Le richieste di Cigd ed i verbali sindacali sottoscritti, saranno inoltrati, nei prossimi giorni, dall’imprese di pesca interessate presso la sede provinciale dell’Inps di Agrigento.

Il trattamento di Cassa integrazione guadagni in deroga, per il previsto monitoraggio delle istanze e delle risorse disponibili assegnate dal decreto interministeriale n.76498 del 24 ottobre 2013, sarà corrisposto direttamente dall’Inps ai pescatori aventi diritto. È la legge 24 dicembre 2012, n.228 ad avere espressamente previsto, all’articolo 1, che il ministro del Lavoro, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, possa disporre, sulla base di specifici accordi governativi e per periodi non superiori a 12 mesi, in deroga alla normativa vigente, la concessione di trattamenti di cassa integrazione guadagni, anche con riferimento a settori produttivi ed aree regionali. Mentre con il richiamato accordo del 29 luglio scorso, sottoscritto dalle parti sociali presso il ministero del Lavoro è stato disposto l’utilizzo della somma complessiva di 30 milioni di euro finalizzati alla Cigd per il settore della pesca a valere sulle risorse destinate agli ammortizzatori sociali in deroga per l’annualità 2013 e, comunque sino all’esaurimento delle risorse assegnate, anche tenendo conto delle istanze giacenti e riferite alle annualità pregresse.

Va chiarito che l’accesso allo strumento di sostegno al reddito è garantito solamente alle aziende che svolgono regolarmente l’attività di pesca marittima ed applicano al proprio personale imbarcato, dipendente e socio lavoratore di cui alla legge n.142 del 3 aprile 2001, un sistema retributivo con minimo monetario garantito ed i membri dell’equipaggio sono assicurati ai fini previdenziali.

“Sono 87 nel complesso le unità da pesca iscritte presso l’Ufficio circondariale marittimo di Lampedusa e 180 i pescatori – ha riferito Nino Accetta di Federcoopesca – con l’accordo sottoscritto il 50 per cento dei pescatori lampedusani avrà garantito l’accesso al trattamento di cassa integrazione guadagni per il periodo di fermo pesca di trenta giorni, ristorando le famiglie per l’inattività forzata”.

“L’accordo sottoscritto, tra i primi in Sicilia, va oltre il significato normativo che garantisce ai pescatori il beneficio dell’accesso al reddito sostitutivo – ha sottolineato Messina di Ugl Agroalimentare – e testimonia la grande attenzione del sindacato per una terra martoriata dal fenomeno degli sbarchi di immigrati che ha messo a dura prova la comunità lampedusana che vive di turismo e pesca. Una popolazione che costituisce esempio per tutti –ha aggiunto – perché tra mille difficoltà, dovute alla crisi ed all’isolamento, ha reagito con grande spirito di solidarietà a partire proprio dagli equipaggi distintisi in diverse operazioni di salvataggio di vite umane. Un’attenzione – ha concluso Messina – che gli isolani meritano e che possa servire ad invertire la rotta per una ripresa economico-sociale della pesca e delle attività collateriali”.

“La sottoscrizione degli accordi sindacali per l’accesso alla Cassa integrazione è un grosso passo in avanti nell’adeguamento della marineria lampedusana alle altre marinerie della Regione – ha dichiarato il comandante Cannarile – ed uno sprone ad essere quanto più competitivi lungo la filiera della pesca”.

 

 

 

 


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