In un'intervista rilasciata al sito ufficiale, il tecnico rosanero ha espresso le sue sensazioni in questo periodo in cui tutta l'attività sportiva è bloccata a causa dell'emergenza sanitaria. Ogni discorso calcistico passa in secondo piano davanti ad una questione che riguarda la salute
Pergolizzi e la sfida contro il Coronavirus «Una prova di maturità, usiamo la testa»
Coronavirus-Resto del Mondo. Nella sfida contro questa epidemia, gara con un valore non paragonabile a quello di una partita di calcio dato che in palio non ci sono trofei o i tre punti ma la salute e la vita della gente, è in campo anche il Palermo di Rosario Pergolizzi. E il tecnico rosanero, assieme ai giocatori, è pronto ad affrontare il match con la stessa cura e meticolosità con le quali di solito prepara le partite da disputare la domenica: «Siamo molto preoccupati perché la salute viene prima di ogni cosa – ha sottolineato l’allenatore palermitano in un’intervista rilasciata al sito ufficiale – viviamo alla giornata con la massima attenzione e ci auguriamo che la situazione generale possa al più presto tornare nella norma. Il contagio di calciatori della serie A, ai quali va la nostra solidarietà, è la prova che tutti, anche in condizioni di estrema cautela, siamo potenzialmente esposti al virus».
Occorre massima prudenza ma questo periodo di forte disagio va gestito anche con la giusta lucidità: «Non è facile, soprattutto per i giovani, ma bisogna affrontare la situazione senza ansia osservando tutte le disposizioni ricevute dal Governo e, noi in particolare, dalla nostra società che anche in questa occasione ha dimostrato tutta la propria solidità e organizzazione. Abbiamo un gruppo con una forte cultura del lavoro – prosegue Pergolizzi – e dobbiamo dare il massimo anche proseguendo la preparazione tra le mura di casa. Molti dei nostri ragazzi sono lontani dai propri affetti, anche il sottoscritto ha la famiglia ad Ascoli Piceno, non è facile ma bisogna essere forti con la testa e vivere questo periodo come una prova di maturità».
Anche il tecnico rosanero naviga a vista in attesa che la situazione torni gradualmente alla normalità: «Spero che il momento più difficile sia già alle spalle. Adesso è necessario andare avanti mantenendo la calma e senza azzardare previsioni di alcun tipo. Quando avremo la certezza che tutto ciò sia finito, finalmente potremo tornare a parlare anche di calcio».