Perché Cgil, Cisl e Uil non prendono posizione sul nuovo mutuo da un miliardo e sul reddito minimo garantito?

QUESTE TRE ORGANIZZAZIONI, SPESSO, PREDICANO BENE E RAZZOLANO MALE. COME MAI NON PARLANO DEL NUOVO INDEBITAMENTO FINANZIARIO CHE IL PD ROMANO VORREBBE IMPORRE ALLA REGIONE? NON E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI CAMBIARE LINEA, ANCHE ALLA LUCE DELLE PRECISAZIONI GIUNTE IERI SERA DA PALAZZO CHIGI SUL PRECARIATO?

In questi giorni ci è capitato spesso di attaccare Cgil, Cisl e Uil. Cosa che facciamo con estrema amarezza. Ma che – dal nostro punto di vista – siamo costretti a fare perché, spesso, in queste tre organizzazioni sindacali notiamo troppe contraddizioni e anche qualche silenzio.
Per esempio: come si può invitare la Regione siciliana a riqualificare la spesa pubblica, a sostenere gli enti locali, a rilanciare l’occupazione e poi tacere sul fatto che questi signori del PD romano vogliono far contrarre alla stessa Regione un altro mutuo da quasi un miliardo di euro?

Non saremo certo noi a illustrare ai dirigenti di Cgil, Cisl e Uil dell’Isola qual è lo stato attuale delle finanze regionale. Loro sanno meglio di noi che un miliardo di euro di ‘buco, quest’anno, è stato ‘spalmato’ sugli anni a venire. E sanno che lo Stato si prenderà altri 800 milioni di euro dai conti regionali per il Fiscal Compact. Che senso ha, in queste condizioni drammatiche, far stipulare alla Regione siciliana un nuovo mutuo da oltre 900 milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti? 
Sappiamo tutti che questi soldi alimenteranno solo in minima parte le imprese siciliane. E sappiamo, anche, che a pagarlo saranno i siciliani con l’Irpef alle stelle. Cosa, questa, che deprimerà ancor di più i consumi già bassi, aumentando la spaventosa crescita della disoccupazione denunciata dal Consiglio generale della Cisl.

E’ questo quello che non ci piace di queste tre organizzazioni sindacali: predicano bene, ma quando si arriva al dunque – alle scelte strategiche – le ragioni di bottega (il PD romano che con il nuovo mutuo deve giocare sul futuro di 5 milioni di siciliani) prevalgono sulla ragione delle cose.
Che dire, poi, dei precari siciliani? Dopo le precisazioni del Governo Letta arrivate ieri sera non ci dovrebbero essere più dubbi: lo spazio finanziario non per le stabilizzazioni – che ormai sono una chimera – ma per il rinnovo dei contratti viene meno.
Il Governo nazionale ha varato il primo esperimento di reddito minimo. A nostro avviso è l’unica soluzione per gli 80 mila precari della Sicilia e per i tanti disoccupati, giovani, ma anche cinquantenni. Perché, invece di accodarsi a questa nuova vergogna del mutuo dell’assessore Bianchi e di continuare la solfa dei rinnovi contrattuali e delle impossibili stabilizzazioni Cgil, Cisl e Uil non cambiano linea?
Basterebbe dire al signor presidente Rosario Crocetta, al signor Bianchi e, soprattutto, ai signori del PD romano che la Regione non ha bisogno di un nuovo mutuo da quasi un miliardo di euro per sostenere, in larga parte, imprese non siciliane; e dire al Governo nazionale che è arrivato il momento di avviare, in Sicilia, una grande operazione di reddito minimo garantito.

Sarebbero due bei segnali. Che dimostrerebbero l’autonomia di queste tre organizzazioni sindacali da un PD che vuole finire di distruggere le finanze regionali. E aprirebbero una nuova fase di dialogo con il Governo nazionale su temi concreti.
Un conto è dire “no” alle stabilizzazioni dei precari. Altra e ben diversa cosa, per il Governo Letta, dire “no” a un’iniziativa seria per combattere la disoccupazione in Sicilia.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Queste tre organizzazioni, spesso, predicano bene e razzolano male. Come mai non parlano del nuovo indebitamento finanziario che il pd romano vorrebbe imporre alla regione? non e' arrivato il momento di cambiare linea, anche alla luce delle precisazioni giunte ieri sera da palazzo chigi sul precariato?

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]