Antonio Di Pietro non ha deluso nessuno. Stamattina a Palermo, dove è arrivato per una conferenza stampa insieme con Rita Borsellino e Leoluca Orlando, alla vigilia delle primarie di domenica, non ha lesinato espressioni forti e colorite, tipiche del suo stile di linguaggio, per perorare la causa della sua candidata. Da mani pulite (come la famosa inchiesta di cui era pm relativa alla tangentopoli degli anni novanta) a Ciancimino, dal pane con lo spread, alle lobby dei finanzieri del governo Monti, gli ingredienti per un discorso vivacissimo c’erano tutti: “Noi dell’Idv, abbiamo deciso di appoggiare Rita Borsellino, perché vogliamo una Palermo amministrata da una persona con le mani pulite. Puo’ essere un momento importante dopo 10 anni di buio. Vogliamo che Palermo venga guidata da una donna di qualita’ e non da uomini che hanno dimostrato di ‘cianciminare’ un bel po’”. E ancora: “Questa candidatura è una candidatura che parla di etica e di giustizia sociale. Valori in cui noi crediamo al contratio di quelli che pensano solo allo spread e agli interessi delle lobby. Noi sappiamo che pane e spread non si mangia”.
Sulle divisioni nel centrosinistra ha provato a gettare acqua sul fuoco: “In democrazia ognuno scegli di appoggiare chi vuole. Noi abbiamo scelto Borsellino non in contrapposizione ad altri ma nell’esclusivo interesse della città” Ma poi ha aggiunto:” Non mi preoccupano gli altri candidati che stimo e rispetto, mi preoccupa la longa manus dei personaggi del sottobosco politico palermitano, capaci di pretendere di scegliersi non solo la propria squadra ma anche la squadra degli avversari”. E ancora: Ci auguriamo che la coalizione di centrosinistra rimanga unita anche dopo le primarie, ma mi riferisco al centrosinistra rappresentato dalla foto di Vasto e non al centrosinistra inquinato da chi è stato complice della devastazione di questa città”.
Ancora più esplicito Orlando. Che, prima ha affermato di non avere nessuna intenzione di candidarsi: “Il mio candidato è Rita Borsellino, che considero un’altra tappa di quella grande stagione che è stata la Primavera di Palermo. E oggi Palermo ha più bisogno che mai di una nuova primavera, come il resto della Sicilia, dove la crisi economica è aggravata dalle ruberie e dai clientelismi. Io non farò mai più il sindaco di Palermo”. E poi, parlando del rischio inquinamento delle primarie ha detto: “Ce ne accorgeremo, siamo di Palermo e conosciamo tutti. Se si presentassero i “lombardini” non avremmo difficoltà a riconoscerli”.
La Borsellino ha concluso l’incontro con la stampa lanciando un appello agli altri candidati: “Basta con le polemiche, io non ho mai attaccato gli altri candidati e non lo farò. Vorrei che si rasserenasse il clima per permettere alla gente di riflettere e scegliere tranquillamente”. E poi: ” Palermo sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia. Ma i palermitani hanno già dimostrato di sapere voltare pagina e lo hanno fatto nel 93, con la Primavera di Palermo, all’indomani di una stagione che aveva annientato la città. Sapranno farlo anche oggi, sanno che Palermo è inquinata, in tutti i sensi”.
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