Per non morire di leucemia

Non vogliamo vivere con l’elettrodotto sopra le nostre teste. E non vogliamo morire di leucemia per la bella faccia di Terna.

Queste le parole che hanno accompagnato la grande manifestazione di popolo che si è tenuta ieri nella Valle del Mela, in provincia di Messina. Una marcia per la vita. Migliaia di persone che vivono in un angolo della Sicilia date ‘in ‘pasto’ ai signori dell’energia. Un corteo per dire “no” al disprezzo per l’ambiente e per la salute umana. Ma anche per dire “no” a una politica truffaldina e imbrogliona che, a parole, dice di seguire la questione ma, nei fatti, sta abbandonando la gente di questi luoghi agli speculatori senza scrupoli.

Una giornata di lotta, ieri, promossa da Padre Giuseppe Trifirò e dalle associazioni ambientaliste che si battono contro la realizzazione dell’elettrodotto nella Valle del Mela. I tre cortei sono partiti alle 10,00 da piazza Cimitero di Pace del Mela e dalle piazze Municipio di San Filippo del Mela e San Pier Niceto ed alle 10,30 da piazza Madonna della Catena di Archi.

I cittadini di queste contrade sono scesi in strada a manifestare insieme ai commercianti che hanno chiuso i negozi. Anche i bambini e ragazzi erano presenti alla manifestazione di protesta per difendere il diritto alla vita, alla salute.

“Si è trattata di una protesta civilissima e pacifica. Un migliaio di persone che difendono il diritto alla vita”, ha detto a LinkSicilia Francesco Andalaro, consigliere provinciale di Rifondazione comunista. Che ha aggiunto: “Non esistono questi numeri dalle nostre parti, per questo lo definirei la manifestazione un evento. Durante l’incontro sono stati numerosi gli interventi contro il progetto attuale di Terna, incompatibile con la vivibilità di questi luoghi. Per questo abbiamo deciso di continuare la protesta sia a Palermo che al Roma”.

Nonostante le proteste degli abitanti della Valle del Mela e l’arresto intimato dalla Regione dell’assessore al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, i lavori per la realizzazione dell’elettrodotto sono andati avanti. Le contestazioni delle amministrazioni comunali e dalle associazioni ambientaliste non hanno sortito alcun effetto.

A Niscemi gli americani se ne fregano dello “stop” della Regione ai lavori per la realizzazione del Muos. Idem nella Valle del Mela con Terna. Dove, nonostante lo “stop” intimato, sempre alla Regione, a Terna, i lavori per la realizzazione dell’elettrodotto proseguono.

A questo punto, delle due l’una: o il Governo della Regione non è autorevole e, di conseguenza militari americani e Terna fanno quello che vogliono, o il presidente della regione, Rosario Crocetta, l’assessore Mariella Lo Bello, i militari americani e i vertici di Terna recitano a soggetto.

Ieri, tanto per gradire, Andaloro ha smentito l’indiscrezione stando alla quale i vertici di Terna avrebbero deciso di sospendere i lavori dell’elettrodotto almeno nei punti critici segnalati. (a sinistra, Palazzo d’Orleans, la sede del Governo regionale, dal quale, la prossima settimana, si attendono provvedimenti concreti per bloccare la realizzazione dell’elettrodotto nella Valle del Mela)

“Si tratta di un trucchetto – dice l’esponente di Rifondazione comunista -. In realtà, la società sta lavorando giorno e notte, anche sotto la pioggia, su dei grandi basamenti di tralicci che richiedono grandi quantità di cemento. Dovranno aspettare, insomma, che queste colate di cemento si solidifichino. Ecco svelato il motivo per cui Terna avrebbe dichiarato l’interruzione dei lavori, semplicemente per una questione che fa comodo a loro”.

La scorsa settimana una delegazione del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars si è recata nella Valle del Mela. La prossima settimana si attendono nuove iniziative politiche e amministrative da parte del Governo della Regione e, in generale, da parte della politica siciliana.

Sarà l’occasione per verificare chi è che si sta battendo concretamente contro l’elettrodotto e chi, invece, sta facendo solo sceneggiate.

Foto di prima pagina tratta da guardiamoavanti.it

 


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