Pedopornografia, bimbe stuprate in stanze di hotel Don Di Noto: «Il male vincerà se stiamo in silenzio»

Ancora stupri, ancora bambini di mezzo. Continuano le denunce di Meter, la onlus impegnata contro la pedofilia e la pedopornografia. Dopo la notizia della consegna del mega-archivio consegnato dal fondatore don Fortunato Di Noto alla polizia postale di Catania – contenente immagini e video di bambini in gabbia, appesi e torturati, nonché di molteplici atti sessuali, alcuni dei quali anche con animali – dalla onlus arriva l’ennesima segnalazione di violenze sessuali. La terza in pochi giorni.

Stavolta sono 40 i video fatti pervenire alla polizia postale: in essi vengono riprese decine di bambine – di età compresa tra 5 e 12 anni – all’interno di stanze d’albergo, mentre compiono atti sessuali con adulti. Le registrazioni, con molta probabilità, servono come merce di scambio via web con altri pedopornografi: «Una serie di fotogrammi in serie e di video con una location ineccepibile – si legge in una nota -. Stanze di alberghi, dove soggetti di carnagione chiara in compagnia di bambine che, legate, vengono violate nella loro intimità e innocenza. Dai particolari della stanza, si spera di risalire all’ubicazione e alla città dove sono gli hotel».

«Il male vincerà se noi stiamo in silenzio». È questo il commento di don Di Noto, dopo l’ennesimo caso di materiale pedopornografico rintracciato su internet. Secondo il sacerdote, che da anni si batte contro la pedofilia, le istituzioni non possono tirarsi indietro nella lotta al fenomeno: «Non resterò in silenzio. In questi giorni ci fa molta paura questo senso profondo comune di indifferenza – commenta il fondatore di Meter – consapevoli, certo, delle altre problematiche che investono il convivere civile. Ma non possiamo pensare che ciò che accade ai bambini, di ieri e di oggi, non può non interessare». Negli scorsi giorni, è stato segnalato come in alcuni casi nelle registrazioni comparivano simboli che rinviano al satanismo, come la Biblia Negra.


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