Non si arresta la polemica nel palermitano dopo la dura replica dell'esponente dem alla segretaria del circolo territoriale. Mentre il primo la taccia di «inattività» la seconda gli ricorda le lotte per Distilleria Bertolino e Diga Jato respingendo le accuse. Gli contesta invece la scarsa partecipazione alle iniziative locali
Pd Partinico, Di Girolamo chiede le dimissioni di Sicula «Nostre battaglie note, lui è assente da vita circolo»
Non si placa la polemica all’interno del Pd di Partinico dopo che nella tarda serata di ieri è arrivata una dura replica di Giuseppe Di Girolamo, componente del partito locale alla protesta del segretario del circolo Franca Sicula. Quest’ultima non ha nascosto la sua delusione e preoccupazione per l’esclusione del circolo territoriale dalla presentazione dei candidati Pd alle elezioni del 4 marzo prevista per oggi pomeriggio al Teatro Gianì. Sicula aveva criticato con forza sia le modalità di selezione delle candidature, sia la gestione da parte della dirigenza dei circoli considerati ostili a Matteo Renzi.
Di Girolamo dopo le dichiarazioni di Sicula l’ha invitata a dimettersi: «Nonostante a Partinico non esista più una sede del circolo territoriale del Partito Democratico a causa della latitanza, da qualche anno a questa parte, della segreteria locale – ha detto ieri Di Girolamo – i simpatizzanti e i tesserati del partito hanno deciso di organizzare, a dieci giorni dal voto per le Politiche, un’assemblea pubblica con l’intento di far conoscere alla cittadinanza sia i candidati sia la piattaforma programmatica». E ha aggiunto: «A questo punto, vista l’inattività della segreteria cittadina e le dichiarazioni pubbliche rilasciate, vorrei suggerire alla segretaria Franca Sicula di occuparsi delle proprie dimissioni per consentire agli iscritti e ai simpatizzanti di Partinico di riorganizzare il locale circolo partendo da criteri finalmente democratici».
Non è passato molto tempo prima che arrivasse la replica della segretaria Sicula: «Questo signore non ha mai partecipato attivamente alla vita del circolo – ha affermato -. La sottoscritta e i militanti hanno pagato di tasca propria le spese per gli arretrati dell’affitto, visto che i proventi delle iscrizioni da soli non sono mai bastati». E sull’attività politica condotta in questi anni a Partinico ha sottolineato: «Vorrei ricordare a Di Girolamo le battaglie sulla delocalizzazione della distilleria Bertolino che ci ha visto protagonisti nella scorsa legislatura, grazie al coinvolgimento dei nostri deputati di riferimento, quando fu sventato un blitz della sinistra radicale e del Movimento 5 Stelle in Quarta Commissione Ambiente all’ARS che mirava a bloccare il procedimento».
E aggiunge: «Oppure la battaglia per finanziare il rifacimento della rete irrigua della Diga Jato che grazie all’impegno dell’onorevole Cracolici ha consentito di riprogrammare circa 50 milioni di euro di somme mai spese per la Diga Garcia per riconvertirle verso interventi di rifacimento delle reti irrigue. Nel progetto depositato al Ministero è inserita come priorità numero uno, un intervento da dieci milioni di euro per la sostituzione delle condotte del primo lotto a sollevamento dell’invaso Poma di Partinico e l’ampliamento della vasca di accumulo di Contrada Baronia. Ci auguriamo che l’iter per l’avvio dei lavori si possa finalmente concludere con la nuova legislatura. Questi sono solo alcuni esempi che Di Girolamo non conosce perché latitante nella vita del partito».