Gli undici componenti sono stati svelati ieri da Fausto Raciti. Un sindaco, due consulenti di altrettanti primi cittadini, un'insegnante, un ricercatore universitario. Tra i prossimi appuntamenti, a settembre torna la Festa dell'Unità, evento che mancava ormai da cinque anni
Pd, i nuovi membri della segreteria regionale Under 40 e renziani, ma solo due donne
Undici nomi, tutti under 40, finora lontani dalla ribalta regionale. È il filo che lega i nuovi componenti della segreteria siciliana del Partito democratico, svelata ieri dal segretario Fausto Raciti a un anno dalla sua elezione alla carica. Una sola rinconferma, quella del responsabile dell’organizzazione Antonio Rubino. Poi spazio a Caterina Altamore, Domenico Venuti, Simone Di Stefano, Maria Giovanna Puglisi, Salvatore Graziano, Antonio Ferrante, Piero David, Antonio Gullo, Francesco Marano, Dario Safina e Giovanni Cafeo.
Caterina Altamore, originaria del Palermitano, insegnante, fa riferimento all’area dei nuovi renziani. Nel 2010 ha protestato contro la riforma Gelmini con uno sciopero della fame lungo dieci giorni. Domenico Venuti è sindaco da poco meno di un anno del Comune di Salemi, nel Trapanese. Fa parte dei popolari di Trapani, è considerato vicino al capogruppo Pd all’Assemblea regionale siciliana e suo conterraneo Baldo Gucciardi. Trapanese anche Dario Safina, avvocato, rappresentante dell’area ex Democratici di sinistra, di cui era segretario.
Antonio Ferrante è stato tra gli organizzatori in Sicilia del movimento Adesso Italia a sostegno di Renzi, di cui adesso è presidente nazionale. Renziano doc dunque, è imprenditore agricolo a Palermo. Piero David è ricercatore di Diritto costituzionale all’università di Messina. Ex sinistra giovanile, area Civati, durante le elezioni nel capoluogo dello Stretto ha sostenuto un candidato alternativo. Antonino Vullo è vicecapogruppo del Pd al consiglio comunale di Catania. Etneo anche Francesco Marano, capo della segreteria politica del sindaco Enzo Bianco e adesso suo consulente per i rapporti istituzionali.
Fa il suo ingresso nella segreteria Giovanni Cafeo, siracusano, capo di gabinetto del sindaco Giancarlo Garozzo. Ex segretario provinciale del partito, fa parte dell’area Dem. Maria Giovanna Puglisi, ex consigliera comunale a Enna, appartiene alla corrente cuperliana. Simone Di Stefano esperto in comunicazione politica, vicino al deputato all’Ars Fabrizio Ferrandelli. Salvatore Gazziano, 30 anni, di Raffadali, è segretario dei Giovani democratici di Agrigento. È componente della segreteria tecnica dell’assessorato al Turismo.
La nuova composizione, voluta da Raciti e da lui disegnata per avviare quello che chiama un percorso di «profondo rinnovamento», non è l’unica novità emersa dalla giornata di ieri. Assieme alle dimissioni della sua vice, Mila Spicola, il segretario ha annunciato una serie di iniziative che vedranno protagonista il Pd. A cominciare dal mese prossimo, il 30 aprile, quando si terrà la prima conferenza regionale delle donne democratiche. Probabilmente verrà affrontato il tema della parità di genere: nella nuova composizione della segreteria, infatti, ci sono solo due donne. Un argomento sollevato già da Spicola, che ha promesso di portare la questione anche alla direzione nazionale. Dopo aprile, sarà la volta delle conferenze degli amministratori e dei parlamentari nazionali. Infine c’è il ritorno, cinque anni dopo l’ultima edizione, della festa dell’Unità. L’ultimo evento regionale è stato organizzato nel 2010; dal 24 settembre al 4 ottobre si terrà a Palermo, al giardino Inglese.
Soddisfazione dal fronte catanese del partito. Per Francesco Marano quello lanciato è «un segnale di rinnovamento e di grande apertura, assolutamente positivo». Dei nuovi colleghi della segreteria spiega come siano «tutte persone che fanno politica da tanti anni, anche se non sono molto conosciute: è una bella squadra, attiva e positiva, di cui c’era bisogno». Dal segretario etneo Enzo Napoli arrivano gli «auguri di buon lavoro ai due catanesi che stimo e apprezzo». E, prosegue, «sono consapevole che sapranno spendere il loro impegno anche per Catania».