Il dirigente scolastico, Carmelo Santagati, ha reso noto ieri di avere trovato «autonomamente e con successo spazi alternativi idonei» allo svolgimento delle lezioni di mattina. Ma ha pure richiesto al sindaco il cronoprogramma dello svolgimento dei lavori al plesso dell'istituto comprensivo Don Milani
Paternò, trasferite classi da scuola di viale Kennedy Evitati doppi turni. Preside: «Soluzione temporanea»
Risolta,
Da lunedì pertanto le attività scolastiche si svolgeranno di mattina. Nella sede centrale della Don Milani, a piazzale Civiltà del lavoro, troveranno ospitalità la maggior parte delle classi della scuola primaria (cioè 1A, 1B, 1C, 1D, 2B, 2C, 2E, 2F, 3F, 4A, 4B, 4C, 4D, 4E, 4F, 4G, 5C, 5D». All’interno del liceo classico Mario Rapisardi, che si trova in via degli Studi, saranno trasferite le classi 3C, 5A, 5B, 5E, 5F. Altri studenti, invece, troveranno posto nella chiesa Spirito Santo di viale dei Platani: si tratta dei giovani allievi di 2A, 2D, 3A, 3B, 3D, 3E. Nel centro diurno per minori di viale Kennedy saranno ospitate la 1E e la 1F, mentre nell’edificio di Mamma Provvidenza, vicino al santuario della Consolazione, troveranno collocazione le sezioni B e D della scuola dell’infanzia.
Nella nota diffusa dal preside si specifica che «al fine di rendere più celere il processo di recupero della funzionalità del plesso di viale Kennedy e permettere al più presto il ripristino della precedente organizzazione didattica, ha già richiesto all’ente comunale il cronoprogramma di svolgimento dei lavori presso la scuola con la precisazione dettagliata dei tempi richiesti e della disponibilità progressiva delle aule del plesso interessato con specifica ed esplicita dichiarazione del superamento delle criticità segnalate alla base della temporanea situazione di emergenza. Si segnala infine che la soluzione esposta è da intendersi limitata nel tempo alla concreta e oggettiva disponibilità delle aule da parte dell’ente comunale». Da parte sua il sindaco Mauro Mangano, nella giornata di ieri, ha proceduto a firmare due ordinanze per sostituire parte della rete di protezione, pare non regolare, che si trova in un’area dell’edificio scolastico e per mettere a norma l’impianto elettrico.