Paternò, intrusioni e vandalismo al velodromo Infissi rotti, rubata parte di un cancello in ferro

Ancora intrusioni e azioni vandaliche all’ex velodromo Salinelle di Paternò, la struttura sportiva costata oltre 4 milioni di euro e mai entrata in funzione per una controversia tra la ditta esecutrice dei lavori e l’ente committente, l’allora Provincia di Catania. L’impianto è rimasto più o meno inviolato fino qualche settimana fa, quando alcune persone si sono introdotte all’interno. Lo segnalano i residenti della zona. «Ho visto alcuni ragazzi, credo che ci fosse una ragazza, che entravano dentro – dice una 20enne residente in via Arno – mi sembravano dei giovani del luogo». Una signora sulla quarantina ha inoltre raccontato di aver notato «dei ragazzi, sembravano adolescenti, uscire dal velodromo per poi allontanarsi velocemente dalla zona. Anche nelle ore serali ho notato soggetti entrare nel velodromo». È dunque probabile che l’impianto di via Dello Stadio sia ritornato a essere alloggio di fortuna per senza tetto.

Per altro, pare che l’azione di vandali e ladri sia ricominciata. Qualcuno ha infatti rubato una parte del un cancello in ferro che si affaccia su via Acque Grasse: in quel punto si trovano centinaia di bottiglie di birra e altra spazzatura, mentre un cancello scorrevole che si affaccia ancora su via Acque Grasse, una volta chiuso con catenaccio e lucchetto, è socchiuso il tanto che basta per consentire l’accesso di persone. E ancora gli infissi al primo piano del velodromo sono stati ulteriormente danneggiati. Anche una parte del cancello che consente l’accesso al sentiero natura è stata rubata, così come buona parte della recinzione che delimita una delle aree dove si trovano le salinelle. La zona è caratterizzata dalla presenza di sporcizia, spazzatura e copertoni abbandonati.

Dopo anni di abbandono, nel 2014 l’impianto è tornato nelle mani del Comune di Paternò; in quel periodo, per evitare ulteriori intrusioni da parte di homeless che utilizzavano la struttura come ricovero, e per proteggerla dalle incursioni di ladri e incivili, l’amministrazione comunale di Paternò, guidata all’epoca da Mauro Mangano, dopo aver bonificato l’interno dell’immobile, optò per la chiusura di tutti i possibili accessi dentro la struttura. «Lunedì mi recherò con le forze dell’ordine dentro il velodromo – dice a MeridioNews il sindaco Nino Naso – effettueremo un preciso e accurato sopralluogo, dopo di che si elaborerà un piano di intervento. Non riesco a comprendere le motivazioni per cui l’allora giunta Mangano decise di riprendersi in mano l’ex Salinelle». 

Quando la struttura rientrò nella disponibilità del Comune, l’ex assessore allo sport, l’olimpionico Alessandro Cavallaro, aveva pensato di affidarlo alla gestione del Cus Catania, oppure a delle associazioni sportive. Ma alla fine non se ne fece nulla. 


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