Giuseppe Lo Presti e Claudia Flammia hanno depositato al municipio la loro richiesta di chiarimenti su alcune determine che stabiliscono cinquemila euro di bonus ai dipendenti. Di un settore che, però, non dovrebbe prevedere emolumenti simili
Paternò, incentivi sospetti al personale comunale Interrogazione a doppia firma sulle manutenzioni
I consiglieri comunali di Paternò Giuseppe Lo Presti (Paternò 2.0) e Claudia Flammia (Movimento 5 stelle) hanno protocollato una interrogazione consiliare, indirizzata al sindaco Nino Naso, al presidente dell’assise civica comunale Filippo Sambataro e al segretario comunale Teresa La Grassa, attraverso la quale si chiedono chiarimenti sugli incentivi per funzioni tecniche nel settore protezione civile, spazi urbani e manutenzione. Secondo i due consiglieri sottoscrittori dell’interrogazione, nel periodo compreso tra luglio 2017 e aprile 2018, sarebbero state elaborate 16 determine dirigenziali, attraverso le quali sarebbero state liquidate delle somme complessive di oltre cinquemila euro per un incentivo al personale.
I due consiglieri comunali fanno riferimento al Codice dei contratti che, secondo Lo Presti e Flammia, «è stato costantemente interpretato dalla magistratura contabile ritenendo non possibile inserire tra le funzioni tecniche da incentivare l’attività manutentiva». A sancire tale principio, per i sottoscrittori, anche una delibera della Corte dei conti dell’Umbria, la quale prevede che sia da escludere che l’attività manutentiva possa essere «incentivata». In pratica per la Corte l’incentivo è necessario solo per le attività caratterizzate da una certa complessità. Non certo per le manutenzioni, ritenute ordinaria amministrazione.
«Abbiamo avuto modo di effettuare un controllo sulle determine che ha prodotto questo settore negli ultimi mesi – dichiara Giuseppe Lo Presti – Abbiamo accertato che da questo ufficio vengono auto-erogate delle somme per competenze tecniche. Cosa che in realtà, in questo caso, la legge non prevede». Alla loro interrogazione i consiglieri hanno chiesto una risposta scritta, che attendono in tempi brevi: «Se le nostre osservazioni dovessero essere confermate – sostiene Claudia Flammia – saremmo di fronte a un danno erariale nei confronti dell’ente». Il vicesindaco, intanto, starebbe acquisendo informazioni.