I guasti meccanici costringono ai box i due mezzi di proprietà del Comune etneo. Per ripararli servono circa 2500 euro. Nei prossimi giorni si potrebbe trovare una soluzione ma intanto alcuni genitori si organizzano: «Per mandare i nostri bambini a scuola abbiamo fatto ricorso ai privati»
Paternò, fermi da giorni due scuolabus comunali Genitori: «Paghiamo bus privati per i nostri figli»
Scuolabus fermi a Paternò. Due mezzi su tre per guasti meccanici sono fermi ai box. Ai problemi tecnici si aggiunge la mancanza di soldi da parte del Comune per sistemare i due mezzi parcheggiati nelle officine autorizzate. Una vera e propria beffa soprattutto per quegli studenti che abitano nelle periferie della città, che obbliga i genitori a inventarsi delle soluzioni pur di mandare a scuola i propri figli.
Nel dettaglio gli uffici comunali addetti al parco auto per gli interventi sui mezzi hanno a disposizione 1250 euro da spendere ogni tre mesi. Per riparare uno dei due scuolabus l’officina ha preventivato una spesa di poco inferiore a 500 euro. Farlo tornare in funzione significherebbe servire gli studenti in carrozzella e il territorio compreso tra Schettino e il Comune di Santa Maria di Licodia. L’altro mezzo fermo ha un guasto superabile con una cifra di circa 2000 euro. Quest’ultimo è bloccato all’interno dell’autoparco comunale di via Giovanni Verga da diversi mesi. Il mezzo copriva, prima del guasto, le contrade a nord della città a cavallo con i Comuni di Belpasso e Ragalna.
«Purtroppo siamo state costrette a prendere a nostre spese un mezzo privato per accompagnare i figli a scuola – spiegano a MeridioNews alcune mamme che risiedono nelle contrada attraversate dalla strada provinciale 292 -. Siamo in difficoltà perché siamo costretti a fare saltare loro determinate attivate pomeridiane. Sostenere due bus privati, uno la mattina e l’altro il pomeriggio, è davvero difficile».