«A richiedere la seduta sono stati undici componenti della maggioranza», spiega a MeridioNews il presidente Filippo Sambataro. Quello in programma per stasera sembra essere il proseguo di quanto accaduto venerdì. Dalla minoranza le bocche restano serrate
Paternò, convocato un consiglio straordinario e urgente Incognita della consigliera che ha votato fuori dall’aula
Colpo di scena a Paternò. Il presidente del consiglio comunale Filippo Sambataro ha convocato una seduta straordinaria e urgente per questa sera alle 22. Quattro i punti all’ordine del giorno: comunicazioni, annullamento in autotutela delle delibere adottate nella seduta consiliare dello scorso 29 marzo, proposta di delibera di iniziativa consiliare abbattimento dell’aliquota Irpef, approvazione Tari 2019.
Una mossa inattesa quella arrivata nella tarda serata di ieri che sembra il proseguo di quanto avvenuto nell’aula consiliare lo scorso venerdì. Quando, tramite i voti dei componenti dell’opposizione e dei consiglieri dissidenti di maggioranza, è stata approvata la proposta – avanzata dalla minoranza – di riduzione dell’aliquota Irpef dallo 0,8 allo 0,5 e bocciata la delibera Tari per l’anno 2019.
La notifica della convocazione per stasera è stata consegnata dai messi notificatori ai consiglieri intorno alle 22 di ieri. «Ho ricevuto la richiesta di convocazione da parte di undici consiglieri di maggioranza – spiega Sambataro a MeridioNews – per procedere all’annullamento in autotutela delle delibere. Tra i richiedenti c’è anche Rosanna Lauria che venerdì sera al momento del voto sull’addizionale Irpef pur trovandosi fuori dall’aula ha comunque votato astenendosi». Una situazione particolare: la consigliera avrebbe infatti espresso il proprio voto, quando è stata chiamata, anche se si trovava nella stanza accanto. «Ho fatto notare subito questa situazione – precisa il presidente del consiglio – ma la votazione è comunque passata».
La riunione consiliare di stasera si preannuncia piena di incognite: prima tra tutte la questione numerica. Perché la seduta possa aprirsi è necessaria la presenza di almeno 13 consiglieri, ovvero la metà più uno dei componenti del consiglio. La maggioranza, che sulla carta può disporre di 14 consiglieri, si presenta ai nastri di partenza claudicante. Potrebbero, infatti, non essere della partita Ionella Rapisarda e Barbara Conigliello in rotta di collisione col sindaco Nino Naso e che, di fatti, nella seduta di venerdì, hanno votato schierandosi con l’opposizione.
A meno di sorprese dell’ultima ora dovrebbero esserci i tre consiglieri Roberto Faranda, Tonino Cunsolo e Rosanna Lauria, tutti e tre fedelissimi del vicesindaco Ezio Mannino ma che, già da qualche settimana, non intrattengono buoni rapporti con il primo cittadino. Stando alle stime, dovrebbero essere assenti in blocco tutti i componenti della minoranza, al netto di sorprese dell’ultimo minuto. Sulle intenzioni dal fronte della minoranza, che ha convocato una riunione per il pomeriggio di oggi, le bocche restano serrate.