Entro un paio di mesi Rfi dovrebbe presentare il progetto esecutivo, dopodiché partiranno le procedure di esproprio per trasformare la zona di netto storico in un'area attrezzata e a verde al costo di oltre 17 milioni
Passante, ok a variante per vicolo Bernava Il dipartimento urbanistica emana il decreto
Altro passo in avanti per la ripresa dei lavori di un tratto – appena 60 metri – della galleria Imera-Lolli del passante ferroviario. Dopo l’ok dell’assessorato regionale al Territorio alle autorizzazioni Vas e Via, infatti, il dipartimento all’Urbanistica ha emesso il decreto che approva la variante urbanistica del progetto definitivo per vicolo Bernava e il vincolo di esproprio.
Tra un paio di mesi, quindi verso metà giugno, Rfi presenterà il progetto esecutivo, dopodiché partiranno le procedure di esproprio. I proprietari saranno indennizzati in base al valore dell’immobile. Una volta che Rfi avrà preso possesso dell’area, potrà incaricare la Sis, il consorzio che ha vinto l’appalto, di riprendere gli scavi. Entro la fine dell’anno, dunque, l’odissea di vicolo Bernava potrebbe giungere al termine. Difficile dire se si tratti di una conclusione felice: il cantiere Imera-Lolli, che, è bene ricordarlo, fa parte di una maxi opera da più di un miliardo, è bloccato da oltre quattro anni e decine di famiglie hanno perso la casa, pur se ospitate in albergo a spese di Sis e Rfi.
Per arrivare a questo punto ci sono voluti chili di scartoffie, pareri e contropareri di Comune, Genio Civile, Arpa e Regione. La variante proposta da Rfi prevede due anni di lavoro (18 mesi per la galleria) per abbattere cinque immobili, consolidarne altri due e trasformare una zona di netto storico in un’area attrezzata e un’area a verde con ulivi e allori. Il tutto al costo di 17,4 milioni di euro. Inoltre dovrà essere predisposto un piano di monitoraggio ambientale che controlli la falda sotterranea – all’origine dei problemi di stabilità delle palazzine – sia durante sia dopo il cantiere (per tre anni).