Sono 200 gli esuberi previsti. L'annuncio arriva dalle organizzazioni di categoria, Feneal, Filca e Fillea. Domani alle 15 è previsto un incontro all'Ufficio provinciale del lavoro. Piastra (Cgil): «Con lo sblocco dei lavori della tratta A si consentirebbe il reimpiego di quaranta lavoratori. Trovata porta chiusa su cassa integrazione»
Passante ferroviario, operai Sis scioperano due giorni «Azienda trovi soluzioni alternative ai licenziamenti»
Sono due i giorni di sciopero che i sindacati degli operai che lavorano al cantiere del passante ferroviario hanno proclamato contro il paventato licenziamento di 200 lavoratori. Domani alle 15 è previsto un incontro all’Ufficio provinciale del lavoro, in sede istituzionale, dunque, per verificare lo stato dell’arte, al quale parteciperanno Ignazio Baudo, Dino Cirivello e Francesco Piastra, per Feneal, Filca e Fillea.
«Noi chiediamo di trovare soluzioni alternative ai licenziamenti – dice Piastra a MeridioNews – Con lo sblocco dei lavori della tratta A, quella che interessa vicolo Bernava, si consentirebbe il reimpiego di quaranta operai, per esempio. Ma ci sono anche altri fronti di lavoro da sfruttare, come viale Lazio o piazza Kennedy».
Una soluzione non univoca, alla quale le organizzazioni dei lavoratori propongono altre opzioni nel caso in cui questa non si rivelasse percorribile: «In alternativa, chiediamo alla Sis di impegnarsi a impiegare i lavoratori in altri cantieri, anche in regioni diverse dalla Sicilia. Ci sono i lavori sulla strada Pontina nel Lazio o sulla Pedemontana nel Veneto». In questo caso, però, ci dovrebbe essere il consenso dei lavoratori a trasferirsi, almeno per un certo lasso di tempo, in un’altra regione: «Si tratterebbe di trasferimenti su base volontaria, infatti. C’è la disponibilità», specifica Piastra, che non risparmia una critica all’azienda sulla posizione assunta circa la proposta dei sindacati di utilizzare la cassa integrazione, ammortizzatore sociale conservativo dei posti di lavoro: «È previsto dalla normativa, avevamo fatto una proposta alla Sis, ma hanno chiuso la porta», dice il sindacalista.