Pasquetta, controlli anche oggi dopo il barbecue sui tetti «Poche famiglie non rappresentano l’intero Sperone»

Proseguono anche oggi in diverse zone della città, dai parchi ai palazzi, i controlli delle forze dell’ordine per assicurare il rispetto delle norme anticontagio da Covid-19. E sono in volo i droni della polizia municipale per prevenire o individuare altri possibili festeggiamenti intono ai barbecue, come quello di ieri sul tetto di un palazzo allo Sperone. Un rischio concreto, complice il bel tempo di questa giornata di Pasquetta. Intanto si cercano di identificare i partecipanti alla grigliata sul tetto condominiale di ieri, interrotta dalla polizia, un compito che potrebbe essere agevolato dal fatto che molti di loro hanno condiviso sui social la loro presenza. 

Vedere quei video però non ha solo fatto indignare molti, sindaco compreso, ma è stato un duro colpo per gli stessi abitanti del quartiere e per chi ogni giorno lavora per cambiare la realtà di questa periferia. «Per me è stato un pugno nello stomaco – racconta la preside dell’Ics Sperone Pertini, Antonella Di Bartolo – Immagini del genere fanno male perché è un segno che tanto c’è ancora da fare nel quartiere». La seconda Circoscrizione ha 78mila abitanti, sottolinea la preside, «e certo una ventina di famiglie non rappresentano un intero quartiere. Resta il fatto che vada assolutamente condannato il gesto di queste persone che hanno rinnegato le prescrizioni sanitarie, incuranti delle minime regole di sicurezza, vista anche la presenza di tanti bimbi. Ma, ripeto, non rappresentano un intero quartiere che ha voglia di riscattarsi». 

La preside riferisce del dispiacere e dell’amarezza contenuta nei tanti messaggi che le sono arrivati ieri da altrettante famiglie dei suoi alunni, dalle mamme, per quanto era accaduto e per l’immagine che all’esterno veniva offerta del quartiere. «Erano dispiaciutissimi per come lo Sperone veniva rappresentato. Queste persone che ieri erano sul tetto, da chi non conosce il quartiere vengono viste come l’abitante tipo dello Sperone, ma non è così. Allo Sperone abitano tante persone perbene che stanno rispettando le ordinanze del presidente del Consiglio e della Regione in modo assolutamente pedissequo. Invece si tende a fare di tutta l’erba un fascio». 

Per la Di Bartolo quanto è successo non può e non deve essere trascurato. Può invece essere occasione per accendere i riflettori sul quartiere e sulle problematiche legate alle periferie della città. «Questo evento pone degli interrogativi e per me rappresenta la personificazione di quanto non è stato fatto per tante periferie palermitane e per il quartiere Sperone, ancora più negletto anche rispetto allo Zen e allo stesso Brancaccio. È stato per tanti anni lasciato a se stesso, sospinto dalla buona volontà e dalla forza propulsiva delle realtà che stanno cercando di portare un cambiamento. Le istituzioni si vedono a macchia di leopardo e si riscontra la latitanza della politica e del presidio del territorio». Per la preside basta camminare lungo le vie dello Sperone per rendersene conto, «Per vedere quante strutture pubbliche sono lasciate all’incuria e quante sono state portate avanti dalle forze del quartiere e dalle tantissime famiglie perbene che lo abitano».

Quanto successo ieri, anche se si porta dietro una profonda amarezza, «non ci farà arretrare di un passo, anzi è un occasione per fare capire alla Palermo bene alla Palermo distratta che qui c’è tanto da lavorare. Piuttosto che categorizzare un intero quartiere fatto da migliaia di persone soltanto con queste poche, vediamo veramente cosa c’è da fare. Sporchiamoci le mani. Mi sono resa conto, dopo sette anni che lavoro qui, che accanto a sacche di illecito ci sono enormi risorse personali e di comunità. Ma se la voglia di riscatto non viene sostenuta, se non si interviene, pagheremo tutti il costo sociale del rischio devianza, di lasciare i quartieri a loro stessi. La loro presenza su quel tetto dimostra che non bisogna fare proclami e venire qui a ridosso degli appuntamenti elettorali ma lavorare nel quotidiano investendo sui ragazzi, sui bambini». E la preside ricorda come siano state le stesse famiglie dello Sperone a segnalare l’assembramento, circostanza citata anche dal sindaco Orlando che su Twitter ha espresso «gratitudine ai palermitani dell’intera città e dello Sperone che hanno denunciato e isolato incoscienti criminali e hanno mostrato il volto civile e responsabile della città e dello stesso quartiere». Un gesto «a riprova di quante persone perbene ci sono – conclude la preside – Mi offendono i proclami e le frasi di disprezzo nei confronti di un intero quartiere. Ho letto qualcuno invitare a “radere al suolo” lo Sperone. Coltiviamo il terreno invece e facciamo germogliare le piantine che sono le giovani generazioni, puntiamo su quelle. La grande scommessa sono i ragazzi e i bambini». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]