La Ecoburgos ha iniziato alcune operazioni di bonifica. La ditta opera grazie al ricorso all'articolo 191 che permette provvedimenti urgenti in caso di allarme igienico-sanitario. Una situazione ormai cronica dalla quale la città del Palermitano non riesce proprio ad uscire
Partinico, emergenza sanitaria a causa dei rifiuti Numerose discariche in vari punti della cittadina
Saranno gli autocompattatori della ditta Ecoburgos a tamponare l’emergenza rifiuti, l’ennesima, a Partinico. Un’emergenza ormai cronica dalla quale la città del Palermitano non riesce proprio ad uscire a causa della complicata situazione economica del comune, governato da un commissario straordinario. La mancanza di mezzi per la raccolta, i continui scioperi degli operatori ecologici che non percepiscono gli stipendi da mesi, le discariche che non autorizzano il conferimento a causa dei debiti accumulati, sono le ragioni della perenne emergenza rifiuti che in certe circostanze si trasforma in emergenza igienico-sanitaria. Stamattina, in seguito alle serrate trattative avvenute ieri tra consiglieri comunali e amministratori, la Ecoburgos ha iniziato alcune operazioni di bonifica delle numerose discariche presenti in vari punti della città. La ditta opera grazie al ricorso all’articolo 191 che permette provvedimenti urgenti in caso di allarme igienico-sanitario.
Nei giorni scorsi alcuni cittadini, per protesta, hanno deciso di andare a depositare i propri rifiuti davanti alla porta del municipio. «Ci ritroviamo all’interno di un circolo vizioso dove si alternano continuamente sempre le solite questioni – dicono i consiglieri comunali del gruppo Cambiamo Partinico -. Oggi questi problemi sono talmente consolidati che neanche tutte le proposte che abbiamo avanzato negli anni, dall’Aro alternativo con la gestione comunale del servizio, fino all’ultima relativa alla riparazione dei mezzi e alle misure straordinarie per superare l’emergenza, sarebbero immediatamente realizzabili e forse nemmeno più sufficienti a risolvere la situazione». Secondo i consiglieri a Partinico servirebbe, e anche con una certa urgenza, l’intervento da parte degli organi sovra-comunali. «La Regione e lo Stato prendano atto della gravità della situazione e del fatto che il comune ha le mani legate – continua la nota di Cambiamo Partinico -, intervenendo in maniera sostitutiva, non mancando di accertare le gravissime responsabilità di chi ha generato tutto questo, facendo pagare loro i danni causati alla vivibilità e all’immagine di Partinico».
A chiedere l’intervento dall’alto è anche il presidente del consiglio Filippo Aiello il quale, dopo una riunione tenuta dentro il Palazzo di città con altri consiglieri comunali, ha chiesto ieri l’intervento di Regione o Stato in funzione sostitutiva al comune. «Chiediamo un intervento risolutorio al presidente della Regione – scrive Aiello – e la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del ministero dell’ambiente». I tre consiglieri di Cambiamo Partinico a margine dell’incontro hanno comunicato la propria intenzione di presentare le dimissioni, invitando anche i colleghi a fare tale scelta, per lanciare un forte segnale istituzionale, e chiedendo anche le dimissioni del commissario straordinario Maurizio Agnese.
«La presenza sporadica e a giorni alterni del commissario – affermano i consiglieri Valentina Speciale, Giovanni Billeci e Gianluca Ricupati – rende ancora più difficoltosa l’individuazione di una via d’uscita. Per questo il nostro gruppo consiliare ritiene che le dimissioni di Agnese siano un atto dovuto nei confronti della città». La comunità di Partinico intanto non resta a guardare. Diverse associazioni del territorio stanno iniziando a mobilitarsi al fine di organizzare alcune forme di protesta. Non è escluso che nei prossimi giorni i cittadini di Partinico scenderanno in piazza assieme a scuole e rappresentanti di alcune testate giornalistiche locali.