Egregio direttore,
Palermo, vivere con la fogna in strada
Egregio direttore,
siamo un gruppo di abitanti di via Serradifalco, a Palermo. Facciamo riferimento, in particolare, al tratto di via Serradifalco che va da via Cataldo Parisio a Piazza Principe di Camporeale.
Ebbene, da quasi due settimane viviamo in un inferno. Da un tombino di fogna fuoriesce acqua e melma che finisce in strada.
Attraversare la strada è diventato un incubo, perché gli schizzi provocati dal passaggio delle automobili non sono solo acqua
Il tratto che va da questo tombino fino allincrocio con via Dante è ormai una fogna a cielo aperto. Questo perché le automobili, con le ruote, imbrattano tutta la strada. Laria è irrespirabile. Centinaia di persone sono costrette a vivere e a lavorare da quindici giorni in mezzo alla melma.
Da dieci giorni tempestiamo di telefonate le tante autorità. Finora non si è visto nessuno. Questa, secondo lei, è una città normale? Possibile che, a Palermo, non ci sia nessuno che si occupa della sanità pubblica?
Abbiamo fatto presente che quello che sta succedendo è pericoloso per la salute pubblica. La carica batterica che si è concentrata in questo tratto di strada è impressionante. Ci sono anche scarafaggi e topi. Noi, ogni giorno, siamo costretti a calpestare una strada piena di melma trasferendola, pur con tutti gli accorgimenti possibili, nelle nostre case e nei nostri luoghi di lavoro. E pensabile vivere in una città così incivile?
Lettera firmata
Egregi signori,
noi possiamo solo pubblicare la vostra lettera. Nella speranza che le autorità – a cominciare dallamministraizione comunale di Palermo – facciano qualcosa.