Il consiglio comunale di palermo, ieri sera, ha messo da parte appalti & affari per occuparsi di una cosa seria: il registro delle unioni civili. La delibera che istituisce il registro delle unione civili è stata finalmente approvata da sala delle lapidi.
Palermo, “Sì” del Consiglio comunale al Registro delle unioni civili
Il Consiglio comunale di Palermo, ieri sera, ha messo da parte appalti & affari per occuparsi di una cosa seria: il registro delle unioni civili. La delibera che istituisce il Registro delle Unione civili è stata finalmente approvata da Sala delle Lapidi.
Tutti contenti, dal Sindaco Leoluca Orlando agli assessori. Perfino i consiglieri comunali sono soddisfatti.
“L’approvazione della delibera che istituisce il Registro delle unioni civili – dice i Sindaco Leoluca Orlando – è un atto di civiltà, una scelta che porta Palermo fra le grandi città che hanno strumenti per tutelare i diritti di tutti i cittadini e di tutte le cittadine. Ieri sera abbiamo creato un’altra bella tessera del mosaico di Palermo, un mosaico splendido perché ricco di tessere con diversi colori.”
E il felice epilogo di un percorso iniziato nel 2010 con lappello a sostegno del disegno di legge presentato allAssemblea regionale siciliana nella scorsa legislatura e promosso dal comitato Esistono i diritti, dice il consigliere Alberto Mangano.
Nel registro potranno iscriversi tutte le coppie eterosessuali ed omosessuali. L’iscrizione dà diritto ad accedere ad una serie di servizi erogati dal Comune e in precedenza negati alle coppie non sposate. I benefici avranno validità anche dopo la morte di uno dei due conviventi. Per servizi si intendono quelli sanitari, i servizi sociali (che in questo momento a Palermo non ci sono, visto che la precedente amministrazione comunale ha terremotato il bilancio), la scuola e i servizi educativi alla casa.
Soddisfazione viene espressa anche dal dirigente del Pd siciliano, Pino Apprendi. “La scorsa legislatura ho sostenuto una grande battaglia all’Ars, nella quale ho trovato pochi compagni di viaggio, per fare approvare una norma che istituisse il Registro. E’ stata una pagina buia che è stata scritta, respingendo perfino la discussione in aula del disegno di legge”. Per la cronaca, tale disegno di legge era sostenuto da oltre 500 intellettuali e dal comitato Esistono i Diritti.
Apprendi ringrazia quindi il Consiglio comunale di Palermo e il Sindaco Orlando per l’impegno profuso in questa iniziativa di grande valenza culturale e politica.