Fiore ospedale lunardini.f carini fiorenzuola ospedale influenza pronto soccorso 118

Palermo, prima l’incidente e poi la maxi rissa. Tre persone ricoverate in ospedale

Si indaga sulla maxi rissa scoppiata nella notte nel quartiere Brancaccio di Palermo tra un gruppo di cinque cinesi e cinque palermitani. Alla base dell’accesa lite un incidente stradale avvenuto poco prima in viale dei Picciotti, dove un’auto condotta da un cinese, ha investito due giovani palermitani in sella ad uno scooter, rimasti gravemente feriti e tuttora ricoverati al Policlinico.

A quanto si apprende, durante i rilievi sul luogo dello scontro si sono presentati alcuni amici dei feriti che hanno iniziato a scazzottarsi con gli orientali; ad avere la peggio lo stesso automobilista colpito con un pugno in pieno volto, e successivamente trasportato in ospedale. A riportare la calma diversi carabinieri accorsi sul posto. Sull’accaduto sono in corso le indagini.


Dalla stessa categoria

I più letti

Si indaga sulla maxi rissa scoppiata nella notte nel quartiere Brancaccio di Palermo tra un gruppo di cinque cinesi e cinque palermitani. Alla base dell’accesa lite un incidente stradale avvenuto poco prima in viale dei Picciotti, dove un’auto condotta da un cinese, ha investito due giovani palermitani in sella ad uno scooter, rimasti gravemente feriti e tuttora […]

Giustizia per Emanuele Scieri

Sono stati condannati i due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara. Finisce così il processo di primo grado con rito ordinario per l’omicidio volontario aggravato del parà siracusano Emanuele Scieri, avvenuto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto del 1999. Per loro il procuratore Alessandro Crini aveva chiesto rispettivamente una condanna a 24 anni e 21 anni, […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo