Palermo, le possibili ‘armi’ di Lombardo e del Pd sul nuovo Consiglio comunale

Mentre si contano i giorni che mancano al ballottaggio che dovrà indicare il nome del nuovo sindaco di Palermo (si voterà domenica e lunedì mattina fino alla 15,00), ci si interroga sulle strategie dei partiti usciti sonoramente sconfitti dal primo turno. Tema, questo, che riguarda, soprattutto, Pd e Mpa.

L’elemento che gli sconfitti del primo turno delle elezioni del capoluogo siciliano non riescono proprio a ‘digerire’ è il premio di maggioranza che, in caso di vittoria di Orlando, andrà tutto alla lista di Italia dei valori. Per il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e per il capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, il premio di maggioranza ad Orlando non è solo indigesto, ma è anche beffardo.Sono stati, infatti, Lombardo e Cracolici – in verità poco lungimiranti – a volere queata nuova legge elettorale, servendola su un piatto d’argento a Orlando.

Dicono che esponenti del Pd e dell’Mpa avrebbero voluto l’apparentamento ‘tecnico’ al ballottaggio di domenica prossima per togliere il premio di maggioranza a Orlando. Noi, a dir la verità, non ci crediamo. Perché davanti a partiti di centrodestra e di centrosinistra che si coalizzano al ballottaggio, beh, Orlando avrebbe ‘rischiato’ di prendere oltre il 90 per ccnto dei voti.

Con molta probabilità, non è questa la carta che Pd ed Mpa potrebbero giocare contro Orlando. Lo scenario – ovviamente ipotetico – potrebbe essere un altro. Vediamolo.

Il Comune di Palermo, è noto, è commissariato. Ed è stato commissariato dopo che l’ex sindaco, Diego Cammarata, è ‘fuggito’ a gambe levate non sapendo come pagare gli ex precari ‘stabilizzati’ tra uffici del Comune e società municipalizzate e, soprattutto, gli oltre mille e 800 dipendenti della Gesip, la società comunale rimasta al ‘verde’.

Ma il commissario del Comune, Prefetto Silvia Latella, sostituisce il sindaco e non il Consiglio comunale. Che significa tutto questo? Semplice: che gli atti del Consiglio comunale rimangono di competenza dello stesso Consiglio comunale. A cominciare dal più importante: l’approvazione del bilancio.

Ebbene, un dato che è stato poco ‘gettonato’ è che il vecchio Consiglio comunale è uscito di scena senza prima approvare il bilancio 2012. Sene deduce che il nuovo Consiglio comunale di Palermo dovrà discutere e approvare, in tempi stretti, il nuovo bilancio.

E qui la situazione potrebbe ingarbugliarsi. Per almeno due motivi. Primo: perché il Comune di Palermo ha un deficit di circa 530 milioni di euro. Secondo: perché il governo regionale, qualche mese prima delle elezioni – come i nostri lettori ricorderanno perché ne abbiamo parlato spesso – ha disposto un’indagine amministrativa proprio sui conti del Comune di Palermo.

Solo che il presidente Lombardo e l’assessore alle Autonomie locali, Caterina Chinnici, si sono guardati bene di rendere nota la relazione tecnica degli ispettori inviati dalla Regione siciliana al Comune di Palermo. Tutt’oggi di questa relazione si sa poco o nulla. O meglio, si sa che è ‘pesante’, ma i ‘numeri’ non sono mai stati resi noti.

Da qui l’interrogativo: e se il governo della Regione dovesse tirare fuori la relazione subito dopo, o magari qualche settimana dopo l’insediamento del nuovo Consiglio comunale? Politicamente non sarebbe corretto. Perché il nuovo Consiglio comunale non è responsabile delle gestioni precedenti. Ma Lombardo e il Pd potrebbero avere buon gioco, soprattutto se – numeri alla mano – dovessero riuscire a dimostrare che la situazione finanziaria del Comune di Palermo è più grave di quella che si conosce.

Non sappiamo se ciò avverrà. Ma sappiamo che sarebbe comunque una scena un po’ comica. Perché se c’è un’istituzione che non ha titoli per contestare il deficit al Comune di Palermo, ebbene, questa è proprio la Regione siciliana che, in questo momento, si ritrova con una legge di bilancio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – e quindi già in vigore – che, però, è ‘tecnicamente’ inutilizzabile perché alcuni capitoli, peraltro importanti, sono ‘congelati’ per problemi finanziari.

Insomma, senza scendere nei dettagli dei cosiddetti ‘accantonamenti negativi’ del bilancio regionale, va detto che, in materia di bilancio, la Regione siciliana è messa veramente male, con uno scenario contabile che è di gran lunga peggiore di quello del Comune di Palermo.

Insomma, se Lombardo e il Pd dovessero provare a utilizzare la relazione sui ‘conti’ del Comune di Palermo redatta dagli ispettori (e finora rimasta nascosta) per mettere in difficoltà il futuro sindaco e il nuovo Consiglio comunale, beh, ci sarebbe da ridere…


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]