Chissà, magari nella foga di fare 'cassa', visto che per ora il comune di palermo è alla ricerca disperata di soldi, hanno fatto un po' di confusione. O forse è stato uno scherzo dei computer. Qualcosa è successa, perché non si spiega altrimenti il fatto che oggi pomeriggio due movimenti politici si sono ritrovati, a palermo, nello stesso spazio - la centralissima via generale magliocco (angolo via ruggero settimo) - palermo, la 'guerra' dei gazebocon due permessi, concessi per il medesimo spazio, dall'assessorato comunale alle attività produttive.
Palermo, la ‘guerra’ dei gazebo
Chissà, magari nella foga di fare ‘cassa’, visto che per ora il Comune di Palermo è alla ricerca disperata di soldi, hanno fatto un po’ di confusione. O forse è stato uno scherzo dei computer. Qualcosa è successa, perché non si spiega altrimenti il fatto che oggi pomeriggio due movimenti politici si sono ritrovati, a Palermo, nello stesso spazio – la centralissima via Generale Magliocco (angolo via Ruggero Settimo) – Palermo, la ‘guerra’ dei gazebocon due permessi, concessi per il medesimo spazio, dall’assessorato comunale alle Attività produttive.
A contendersi lo spazio, se così si può dire, gli attivisti del ‘Movimento Cinque Stelle’, già autorizzati, come già accennato, ad occupare il suolo pubblico di via Generale Magliocco, e i dirigenti dal Fli, a cui è stato concesso il permesso di installare il proprio gazebo.
Commenta Riccardo Nuti, candidato a sindaco del ‘Movimento Cinque stelle’: “Oltre alla lentezza da parte dellassessorato alle Attività produttive a rilasciare le autorizzazioni di occupazione del suolo pubblico si riscontra un mancato controllo dellassegnazione degli spazi che causa la situazione spiacevole per cui due gazebo si troverebbero ad occupare contestualmente lo stesso spazio. Urge a riguardo – aggiunge Nuti – un sistema di informatizzazione che sia efficiente per evitare questo genere di problemi…”.
Insomma, computer a parte, tra i dipendenti dell’Amia che hanno incrociato le braccia lasciando la città sommersa dall’immondizia e i lavoratori della Gesip che da aprile sono senza stipendio, al Comune di Palermo, forse, sono andati un po’ nel pallone. Alla fine, però, i protagonisti l’hanno presa con filosofia. Del resto, al Comune di Palermo, in fondo, mancano solo i soldi, perché di spazio ce n’è tanto. Anche politico. Altrimenti non avremmo sette-otto candidati a sindaco…