Il tecnico, tornato alla guida dei rosanero, esprime le proprie sensazioni alla vigilia della gara interna contro i biancorossi valida per il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. Chi si qualifica affronterà il Cagliari. Spazio al 4-3-1-2: giocatori dal futuro incerto come Bellusci, Rajkovic, Jajalo e Nestorovski saranno titolari
Palermo, domani la prima della stagione Tedino: «Col Vicenza test serio, sono curioso»
La parola passa al campo. Tra vicende giuridico-sportive e mercato (sembrava imminente – a questo proposito – il ritorno dal Benfica del polacco Dawidowicz ma nelle ultime ore il Verona ha effettuato il controsorpasso), c’è spazio anche per il calcio giocato. E per la prima uscita ufficiale del Palermo, tornato ad allenarsi martedì in città dopo le due settimane di ritiro a Sappada. Il primo ostacolo della nuova stagione sarà il L.R. Vicenza, avversario dei rosa nella gara in programma domani sera (fischio di inizio alle 20,30) al Barbera e valida per il secondo turno eliminatorio di Coppa Italia. Chi si qualifica, al turno successivo affronterà il Cagliari. La sfida con i veneti, che al primo turno hanno battuto 2-1 in casa la formazione piemontese del Chieri, fornirà utili indicazioni sulle condizioni e sul processo di crescita della creatura rosanero affidata nuovamente alla cura di Tedino. Una creatura ancora in fase embrionale e alla ricerca di una precisa identità.
Il match di domani contro la compagine biancorossa, squadra di serie C nata dalla fusione nei mesi scorsi con il Bassano Virtus grazie al progetto dell’ambizioso proprietario Renzo Rosso, darà inoltre informazioni più precise sull’indirizzo e la tipologia del lavoro impostato da Tedino. Tecnico chiamato a gestire un paio di casi spinosi (Struna e Rispoli, ad esempio, hanno chiesto espressamente di essere ceduti e altri giocatori come Bellusci, Rajkovic, Aleesami, Jajalo e Nestorovski sono accomunati da un futuro a tinte rosanero segnato da un punto interrogativo) e, in generale, a riconquistare la fiducia del gruppo. Di quel collettivo che nella scorsa stagione ad un certo punto lo ha scaricato come dimostra l’atteggiamento tenuto dalla squadra in occasione della sconfitta per 3-0 a Venezia costata il posto a fine aprile all’ex allenatore del Pordenone.
«Rispetto allo scorso anno questo è un inizio diverso – ha spiegato Tedino durante la conferenza stampa odierna a Boccadifalco – nella scorsa stagione la squadra era reduce da una retrocessione, quest’anno viene da una mancata vittoria ai playoff anche se continuo a pensare che il Palermo avrebbe meritato la promozione più del Frosinone. Personalmente, io sono più concentrato e nel mio bagaglio ho delle conoscenze che prima non avevo. Ci sono le condizioni per fare bene. A mio avviso sono tre i fattori che fanno la differenza: giocatori funzionali, lavoro ed entusiasmo». Lo zoom è allargato su quest’ultimo aspetto: «Dobbiamo essere noi gli artefici, siamo noi che dobbiamo alimentare entusiasmo e, a proposito dei circa duemila tifosi presenti martedì allo stadio in occasione dell’allenamento, dico che l’amore di chi ci vuole bene non va tradito. Incomprensioni con lo spogliatoio? Non si può essere simpatici a tutti ma se remiamo dalla stessa parte e facciamo fronte comune possiamo costruire, insieme, qualcosa di importante». Il primo step è il match di Coppa Italia con il Vicenza: «Un test serio e importante. Sono curioso, contro una squadra composta da buoni giocatori, di vedere a che punto siamo».
Il primo appuntamento ufficiale dei rosa nel 2018/19, per il quale la società ha promosso una politica dei prezzi low-cost e che si giocherà in un Barbera con il solo anello inferiore aperto per quanto concerne Curve e Tribuna Montepellegrino, sarà anche l’occasione per vedere all’opera alcuni volti nuovi. In porta le quotazioni di Brignoli sono più alte rispetto a quelle di Pomini. Salvi e Mazzotta, agevolato dal forfait di Aleesami out a scopo precauzionale in seguito al trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro rimediato al termine della seduta di giovedì, saranno titolari sulle corsie esterne in difesa nel 4-3-1-2 che ha in mente il tecnico rosanero. A centrocampo scalpita anche Haas ma, in questo caso, lo svizzero è in svantaggio nel testa a testa con Jajalo per un posto in cabina di regia nella batteria completata dagli interni Murawski e Fiordilino. Il copione, ripassato questo pomeriggio al Tenente Onorato nel corso di una rifinitura inaugurata da una fitta pioggia, sembra delineato: al centro della difesa è stato provato il redivivo Bellusci al fianco di Rajkovic. Sulla trequarti, inoltre, sarà confermato Trajkovski dopo i segnali positivi emersi durante l’amichevole con il Sandonà. Il macedone agirà a supporto del tandem offensivo composto da Moreo, favorito su Balogh, e dal connazionale Nestorovski.