La Polizia di Stato ha identificato e tratto in arresto un cittadino tunisino di 24 anni, ritenuto lo scafista di una imbarcazione di migranti, soccorsa nel Mar Mediterraneo.

Lo scorso 30 giugno, è giunta al porto di Palermo la nave irlandese L.E. Eithne, con a bordo 647 migranti, soccorsi in acque internazionali con due diverse operazioni e sottratti al probabile naufragio delle due imbarcazioni sulle quali i migranti erano stati stipati, in partenza dalla Libia.

Gli agenti oltre ad occuparsi delle rituali operazioni di soccorso, rese ancor più impegnative, della presenza di bambini e donne,hanno svolto le indagini di polizia giudiziaria, finalizzate alla identificazione di migranti, eventualmente irregolari e, soprattutto, di scafisti.

Nel corso dell’intera notte, condotte da personale della Squadra Mobile, in forza alla sezione “Criminalità Organizzata”, sono andate avanti, senza sosta, le audizioni di centinaia di migranti, i cui racconti hanno disegnato atroci spaccati di povertà, miseria e sfruttamento.

Alle prime luci dell’alba, è stato identificato, il 24enne cittadino tunisino Bairam Ltayef , quale scafista di una imbarcazione con a bordo 350 migranti, partita dalla Libia ed in difficoltà nel Mediterraneo, dopo circa sette ore di traversata. L’uomo è stato tratto in arresto.

Tra gli stranieri sbarcati, ieri, nel capoluogo anche un cittadino marocchino, il 33enne Adil Aboulfettah, tratto in arresto dall’Ufficio Immigrazione. Il marocchino è risultato già colpito in passato da un provvedimento di espulsione quale misura alternativa alla detenzione e da un ordine di carcerazione. L’uomo è stato arrestato per reingresso illegale in territorio nazionale.