Palermo, approvate tra le polemiche le tariffe Tares. Filoramo e Monastra. “Orlando come Cammarata”

AUMENTI DEL 31% PER QUEST’ANNO PIU’ UN ULTERIORE AUMENTO DEL 18% DEL PROSSIMO ANNO. DURISSIMO IL GIUDIZIO DEI DUE CONSIGLIERI COMUNALI DEL PD. “PER SALVARE I CONTI DELLA RAP SI PENALIZZANO I CITTADINI”. IL PDL VOTA A FAVORE DEL PROVVEDIMENTO, ALLA FACCIA DELL’OPPOSIZIONE!. LE PRECISAZIONI DI NADIA SPALLITTA E PIPPO RUSSO. LA POSIZIONE DI PAOLO CARACAUSI E FILIPPO OCCHIPINTI DI ITALIA DEI VALORI

Il Consiglio comunale di Palermo approva, dopo una settimana di acceso dibattito, le tariffe della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Pochissime le agevolazioni per i cittadini palermitani che, di fatto, vengono fortemente penalizzati per far quadrare io conti ballerini della Rap, l’Azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti che ha preso il posto dell’Amia.

Le cronache registrano un lungo e durissimo comunicato dei consiglieri comunali del PD, Rosario Filoramo e Antonella Monastra. “Le delibere su regolamento e tariffe Tares – scrivono i due consiglieri comunali – riportano Palermo ai più bui anni della gestione dell’ex Sindaco, Diego Cammarata. Il nostro voto contrario è stato netto e in solitudine considerata la scarsa propensione delle altre forze di minoranza a svolgere un ruolo di opposizione e l’inquadramento militare delle truppe orlandiane incapaci di vedere in modo ‘libero’ alla bontà degli emendamenti da noi presentati”. (a sinistra, foto tratta da larepubblica.it)

In pratica, i consiglieri comunali del Pdl, almeno su questo argomento, hanno votato in favore della Giunta Orlando. Ed è anche logico: per dieci anni, con Cammarata, hanno ‘terremotato’ il bilancio del Comune di Palermo, ridotto ormai a un ‘colabrodo’. E adesso trovano del tutto normale continuare a penalizzare i cittadini.

“I nostri emendamenti alla manovra Tares (regolamento, tariffe e PEF AMIA/RAP e proroga scadenze) – prosegue la nota di Filoramo e Antonella Monastra – potevano ammorbidire l’impatto del tributo sui cittadini. La verità è che l’Amministrazione Orlando non ha pensato all’obiettivo di migliorare il servizio di raccolta rifiuti, anche attraverso la leva tributaria e la relativa partecipazione attiva della cittadinanza, ma ha pensato esclusivamente all’obiettivo finanziario di incassare il massimo possibile entro la fine dell’anno, al fine di ripianare i conti dell’AMIA/RAP. Quello che sarebbe un buon viatico al salvataggio della nostra Azienda rifiuti si scontra con la dura realtà di un’economia cittadina in crisi, impossibilitata a duplicare nello stesso anno due pagamenti (TARSU 2012 e TARES 2013)”.

“Nel contempo – scrivono sempre Filoramo (nella foto a destra) e Monastra – le criticità del funzionamento della vecchia-nuova Azienda sono sotto gli occhi di tutti: costa molto e funziona male, visivamente le montagne di sacchetti di spazzatura abbandonati in città sono la peggiore condizione per richiedere il pagamento della Tares”.

I due consiglieri comunali del PD fanno quattro conti e spiegano: “122 MILIONI DI EURO NEL 2013 E 144 MILIONI NEL 2014: ECCO QUANTO PAGHEREMO PER AMIA/RAP . E’ GRAVE AVERE ACCETTATO SENZA APPROFONDIMENTI IL Pef (Piano economico finanziario) proposto dall’Amia nello scorso mese di maggio senza entrare nel merito di costi pericolosamente artificiosi è rischioso per la stessa salvezza dell’Azienda, in quanto continua a sovralimentare un sistema che necessariamente deve essere razionalizzato, facendo pagare tantissimo ai cittadini. Anche accettando che con Rap si sia avviato il salvataggio dell’Azienda tale preventivo deve essere certamente rivisto perché Rap è nata nel secondo semestre del 2013. Con i numeri che neanche la peggiore amministrazione di centrodestra del recente passato ci avrebbe consegnato, un cittadino che abita da solo in un appartamento di 100 mq che pagava di Tarsu 218 euro all’anno, nel 2013 pagherà 286,39 che cresceranno ancora nel 2014 sino a euro 337,87 euro. In pratica, 119 EURO IN PIU’ IN SOLI 2 ANNI. CAMMARATA SI ACCONTENTAVA DI MENO”.

“I nostri emendamenti – prosegue la nota di Filoramo e Monastra (nella foto, sotto a sinistra) – intendevano correggere la scarsa propensione di questo regolamento e delle relative tariffe ad attivare e alimentare il circuito virtuoso della raccolta differenziata, che noi invece proponiamo di premiare in modo sostanziale, impegnando l’amministrazione a riconoscere sconti sino al 50% per chi aderisce correttamente alla differenziata e a raggiungere l’obiettivo del 50% della differenziata in città entro il primo anno di applicazione del tributo. Così come proponiamo di intervenire per annullare le sanzioni per i ritardati o omessi pagamenti che si risolveranno spontaneamente entro il 31 dicembre. Per il calcolo degli interessi secondo il minimo previsto dalla legge e per la rateizzazione entro il 30 giugno 2014 del tributo corrente”. “Emendamenti di buon senso – precisano i due consiglieri comunali – che se accolti avrebbero dato un senso al regolamento, ma gli orlandiani hanno deciso di chiudere alle innovazioni guardando solo al risultato economico. La maggioranza ha inscenato una penosa seduta in cui la partecipazione democratica, il lavoro e il contributo di tutti i consiglieri è stato mortificato dal diktat dell’assessore che ha imposto il ritiro di tutti emendamenti. Noi ci siamo rifiutati mantenendo le nostre proposte che sono state bocciate clamorosamente per partito preso e non nel merito delle questioni. Unica nota positiva, l’approvazione unanime di un emendamento che riduce la Tares per quelle donne vittime di violenza, che abbiano intrapreso una nuova vita, per i due anni successivi all’uscita dalla casa di fuga”.

Sull’approvazione delle tariffe della Tares interviene anche la vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spalitta. Che spiega: “Sono stati stralciati dalla proposta decine di emendamenti, che introducevano agevolazioni a favore di categorie specifiche e individuabili. Invece, in modo condiviso si è rinviata la scadenza del 50% del l’ultima rata al 31 gennaio 2014, concedendo ai cittadini la possibilità di dilazionare questo oneroso tributo”.

“Per questo aspetto ritengo che l’azione del Consiglio condivisa anche dall’Amministrazione – prosegue – ha rappresentato la volontà di salvaguardare quanto più possibile la condizione di crisi economica che investe le famiglie palermitane. E’ stata altresì votata, su proposta della consigliera Monastra con l’adesione di tutte le consigliere, un’esenzione per le donne vittime di violenza. Infine, il Consiglio ha approvato, su mia proposta condivisa dal gruppo Mov139, un emendamento che introduce una premialità nei casi di accertata raccolta differenziata. Sulla raccolta differenziata il voto favorevole è stato anche delle minoranze, segno della volontà di questo Consiglio di attivare strumenti opportuni, che portino alla riduzione dell’inquinamento”.

“Il provvedimento è strettamente connesso ai costi della Rap- precisa ancora Nadia Spallitta – per cui, a mio avviso, sarà indispensabile limitarla, per il futuro, per contenere una tassa che oggi difficilmente viene accettata dai cittadini anche per gli oggettivi disagi che ancora, in alcune parti, la città vive”.

“Auspico – conclude la vice presidente del Consiglio comunale – che una a volta regime la nuova società la Rap attraverso un piano industriale di qualità renda efficienti i servizi e sviluppi le azioni della differenziata, del recupero e del riciclo”.

Qualche dubbio, su facebook, lo lancia anche Pippo Russo, da sempre vicino a Leoluca Orlando. “In Consiglio comunale – scrive Pippo Russo – è stato approvato all’alba di stamattina il regolamento e le tariffe dell’odiosa Tares, tanto più odiosa perché s’è sovrapposta alla Tarsu 2012 e perché ha costretto migliaia di cittadini a fare code agli sportelli comunali per bollettini mai pervenuti e per ottenere indicazioni sulle modalità di pagamento, con una giungla di agevolazioni ed esenzioni che, alla fine, produrranno INGIUSTIZIE, CONFUSIONE negli uffici comunali e nei contribuenti e CONTENZIOSI”.

“Il saldo – aggiunge Pippo Russo – slitta al 16 dicembre e, per chi vorrà, si potrà pagare una parte di tale saldo entro il 16 dicembre e il resto entro gennaio 2014. Il tutto sempre che non arrivi col nuovo anno l’altra tassa, la ‘Service tax’, che rimetterà ogni cosa in discussione. Ricordo male o l’Amministrazione comunale aveva affermato che era assolutamente necessario pagare tutto il saldo entro l’anno, senza rateizzazioni, per equilibri di bilancio e per aderire ad una richiesta della Corte dei Conti? E un’altra domanda: tutte queste agevolazioni, sconti ed esenzioni per una miriade di categorie comporteranno un aggravamento della quota da pagare per chi non rientra in alcuna di esse tra cui, a parte i ricconi, ci sono parecchi che comunque hanno difficoltà ad arrivare a fine mese? La somma da ricavare non deve rimanere sempre quella programmata? In ogni caso adesso, più di ieri, i cittadini hanno diritto ad una città senza rifiuti”.

Duro pure il commento dei consiglieri comunali di Italia dei Valori, Paolo Caracausi (nella foto a sinistra) e Filippo Occhipunti.  “Oggi – dicono i due consiglieri comunali – si scrive una delle pagine più tristi per i cittadini palermitani, l’adozione del regolamento e dei coefficienti Tares .Dopo una sessione quasi ininterrotta di Consiglio comunale che è durata per l’intera settimana e che si è conclusa alle sette di stamattina, l’Amministrazione del Sindaco Orlando ha deciso di vessare i cittadini: aumentare il corrispettivo del servizio da destinare alla raccolta dei rifiuti gravando sulle tasche delle famiglie palermitane per quasi un 50% in più rispetto alla Tares. Questa maggioranza che era minoranza con Cammarata e che aveva fatto le barricate per evitare aumenti alla vecchia Tarsu, oggi agisce in un altro modo, con una pioggia di tasse per circa 123 milioni si abbatte sulle famiglie e sulle imprese di Palermo già gravate da una crisi economica senza precedent”i.

“Italia dei Valori – prosegue la nota dei due consiglieri comunali – con grande coerenza con il passato e nell’esclusivo interesse dei cittadini ha cercato di migliorare l’impianto è si è battuta in questi sei giorni per un pagamento del saldo in due rate da pagare il 16 dicembre e il 31/01/2014 con invio dei conteggi e dei bollettini di pagamento al contribuente. Siamo delusi, e dopo un duro e acceso confronto con l’Amministrazione che si è mostrata sorda alle nostre richieste di tutela dei cittadini, ha votato contro . Una tassa che colpisce maggiormente le famiglie più numerose e che avvantaggia in modo vistoso soggetti come le banche o la grande distribuzione rispetto al piccolo commerciante, avrebbe dovuto essere mitigata di più e resa più equa socialmente”.

“Proprio sulle famiglie numerose – dicono sempre Caracausi e Occhipinti – avevamo faticosamente strappato all’amministrazione una agevolazione significativa, il 30% in meno per le famiglie con 4 figli e 30 mila euro di reddito; era una piccola cosa, ma almeno un segnale di attenzione verso i nuclei più disagiati. Ebbene, con grande insensibilità, e nonostante un preciso impegno che il Sindaco aveva preso in campagna elettorali con le associazioni delle famiglie numerose, l’ emendamento veniva bocciato dalla maggioranza su indicazione dell’ Assessore Abbonato”.

“Infine – concludono i due consiglieri comunali –  siamo rimasti meravigliati quando alle sei di questa mattina, con un aula stremata da questa maratona, con un colpo di mano, veniva prelevata la delibera sulle tariffe e si procedeva spediti verso l’ approvazione delle aliquote. Abbiamo chiesto la presenza dei tecnici e dei revisori dei conti, e quindi un reale confronto sulla delibera. Ma al rifiuto di potere anche spostare al lunedì mattino la discussione si è deciso di abbandonare i lavori di aula. La maggioranza, e l’assessore Abbonato hanno scritto una delle pagine politiche più arroganti di questa Amministrazione. Un vero e proprio sfregio a chi ha il dovere di svolgere il mandato elettorale dei cittadini che rappresenta”.

Sulla vicenda si registra anche una dichiarazione della consigliera comunale del Movimento 139, Giusi Scafidi (nella foto sotto, a destra): “E’ stata una discussione davvero estenuante quella che si è finalmente conclusa stamattina in consiglio comunale dopo un tour de force durato quasi tutta la settimana. E’ bene che si abbia piena consapevolezza che la Tares non è uno strumento inventato dalle amministrazioni locali, ma dai governi nazionali che hanno delegato i sindaci alla riscossione della tassa sui rifiuti come se fossero degli sceriffi pronti a mettere le mani in tasca ai cittadini. Le entrate della Tares non restano tutte nelle casse comunali, ma allo stato vanno 30 centesimi per ogni metro quadrato tassato. Molti emendamenti purtroppo sono stati cassati o ritirati in nome di un accordo tra maggioranza e minoranza per dare via libera al provvedimento”.

“Un mio ordine del giorno – prosegue Giusi Scafidi – che prevede un abbattimento del 30% della Tares per quei centri commerciali che attraverso un protocollo d’intesa con l’amministrazione comunale destineranno alimenti alle famiglie più bisognose, è riuscito a passare tra le maglie di emendamenti e sub-emendamenti che sono stati presentati in aula. Purtroppo i cittadini saranno costretti a bere questo amaro calice a causa degli indecenti sprechi della precedente amministrazione che ha sperperato fondi a profusione senza avere le capacità di costruire un minimo di progettualità per il futuro della città. E’ chiaro che i risultati del lavoro dell’attuale amministrazione comunale ancora non se ne vedono o se ne vedono pochi, ma la strada intrapresa è quella giusta. L’approvazione della Tares non è stato un atto che in consiglio comunale è passato in modo indolore, ma lascia la speranza che le entrate provenienti dalla tassa sui rifiuti possano servire a istituire capitoli di bilancio per migliorare la qualità di vita dei cittadini. Speriamo che nei prossimi anni della consiliatura si riescano ad allargare le maglie e vengano rivisti i criteri di pagamento in modo che non vadano più ad incidere sulle famiglie più bisognose e sulle tante attività commerciali che già vivono periodi di disagio e preoccupazioni.”

C’è anche un comunicato di Luisa La Colla (nella foto a sinistra), altra consigliera comunale del Movimento 139: “Questa mattina alle sette, dopo una nottata piena e dopo quattro giorni di discussioni talvolta inutili e comunque poco produttive, si è votato il regolamento della Tares. In una città distrutta dalla passata e bieca amministrazione Cammarata sporca e con le immondizie ancora agli angoli delle strade, malgrado ogni sforzo del Sindaco Orlando, i cittadini avrebbero meritato qualcosa in più per essere meno oppressi da questa tassa: una attenzione maggiore si sarebbe dovuta avere verso le attività commerciali ed artigianali che, oltre la enorme crisi, sono costrette anche a subire tasse statali, regionali e comunali che spesso sono vere e proprie vessazioni”.

“Una attenzione in più – aggiunge la consigliera del Mov 139 – si sarebbe dovuta avere verso quei cittadini che avrebbero potuto conferire in apposite macchine per il riciclo, messe a disposizione da esercizi commerciali convenzionati con il Comune, carta, cartone, vetro, plastica e lattine, ricevendo in cambio in relazione a quanto conferito, bonus per la propria spesa quotidiana, si sarebbe determinata anche una nuova cultura nei cittadini per il differenziato. Questo accade nelle città evolute, ma non a Palermo”.

“Una attenzione in più – continua la consigliera comunale – si sarebbe dovuta avere nei confronti delle associazioni Onlus che non fanno commercio, ma dedicano il proprio amore, il proprio tempo, la propria disponibilità gratuitamente, verso soggetti a rischio quali handicappati, minori e anziani, o verso il settore sanitario in atto molto carente: tali associazioni sebbene una legge che demanda ogni decisione sul pagamento della Tares ai Comuni, si vedranno costretti a dovere raccogliere elemosine per pagare questa tassa”.

Se i Consiglieri Comunali, se l’assessore, avessero guardato al di la del proprio naso – conclude Luisa La Colla – in un segno di maggiore amore nei confronti dei cittadini, si sarebbe votata una Tares più giusta ed equa.”

Ma allora perché l’ha votata?

 

 


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