La consigliera pentastellata Giulia Argiroffi denuncia: «Abbiamo chiesto le carte sulle opere, ma non ci sono state fornite, tranne quelle relative alla Fiera del Mediterraneo, che sono senza firma e data». Emilio Arcuri replica: «Il passaggio dal cartaceo all'informatica non ha previsto una casella apposita sulla relazione»
Opere pubbliche, M5s denuncia progettazione carente L’assessore: «La Regione non ci ha chiesto relazioni»
Nessuna notizia sulla progettazione dei lavori inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche approvato la settimana scorsa dal Consiglio comunale. È questa la denuncia che arriva da Giulia Argiroffi, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle e componente della commissione Urbanistica, che ha chiesto all’amministrazione una Relazione generale che «illustri la concreta utilità del programma in rapporto alla situazione complessiva delle strutture localmente esistenti, raffrontata all’effettivo bacino di utenza ed evidenzi le condizioni che possono influire sulla realizzazione delle singole opere alla stregua delle previsioni degli strumenti urbanistici e dell’eventuale esistenza di vincoli a tutela di interessi pubblici».
«Perché le opere siano inserite nel piano – argomenta Argiroffi – ci deve essere un progetto approvato. I documenti che dimostrino questa approvazione per tutti i progetti inseriti nel piano sono stati chiesti all’amministrazione, prima dalla commissione Urbanistica, che ha sollecitato più volte, poi dal Movimento 5 stelle, che ha inviato una pec. Non sono stati forniti, fatta eccezione per quelli relativi alla Fiera del Mediterraneo». E anche in questo caso le cose non sarebbero andate nel verso giusto, secondo Argiroffi: «Sulla documentazione manca la firma del progettista e non c’è nemmeno la data – dice la consigliera pentastellata – è carente».
C’è poi la questione legata ai tempi di approvazione: «Una cosa è discutere il piano a gennaio – dice Argiroffi – quando hai davanti 12 mesi per arrivare all’impegno di spesa, diverso è fare questa valutazione a settembre. Ci è sembrato legittimo chiedere quale fosse l’avanzamento. Arrivare all’impegno di spesa entro dicembre vuol dire avere la progettazione esecutiva approvata, con tutti i pareri degli enti coinvolti, dal Genio civile all’Arpa fino alla Soprintendenza, per citarne alcuni. Esigenze che richiedono tempo». E a questo punto la consigliera ritorna a parlare della Fiera del Mediterraneo, unico dei progetti per i quali la documentazione è stata fornita, ma che, secondo Argiroffi, presenta più di una falla: «Mancano il computo metrico estimativo, l’analisi dei prezzi, gli elaborati grafici e il piano della sicurezza. Non c’è il piano di manutenzione. Quelli forniti – chiosa – sono documenti assolutamente non sufficienti».
La replica dell’amministrazione ad Argiroffi è affidata all’assessore ai Lavori pubblici Emilio Arcuri, contattato da MeridioNews: «Abbiamo già risposto in aula su questo argomento, l’opposizione va fatta sui contenuti». Poi spiega: «Il passaggio dal cartaceo all’informatica non prevede una casella apposita sulla relazione, quindi cosa dobbiamo fare? È previsto, invece, il documento unico di programmazione». E ancora: «Nessuno ha mai contestato, alla Regione, il fatto che non ci sia la relazione, che peraltro è un documento previsto da una normativa precedente. Non penso che la Regione metterà in discussione una prassi ormai consolidata».
Arcuri tocca anche la questione Fiera del Mediterraneo, e spiega: «La documentazione sulla Fiera è stata consegnata. Faremo rivivere la struttura, al momento abbiamo curato la manutenzione delle strutture esistenti – dice ancora – Un disegno complessivo di ciò che deve essere fatto della Fiera è opportuno realizzarlo, e lo faremo, su come destinare i singoli padiglioni, per esempio. Alla Fiera abbiamo avviato un meccanismo virtuoso per cui, invece di pagare l’affitto, chi viene esegue i lavori: sistema la copertura, realizza i bagni, ripara i soffitti. Discutiamo dopo il bilancio di quale sarà il destino della fiera».