I carabinieri hanno arrestato Rosario Bona e Corrado Di Giovanni. Entrambi avrebbero agito fuori dalla Sicilia. Il secondo è stato ritenuto responsabile di estorsione, perché dopo il rifiuto dell'automobilista sarebbe passato alle minacce. I militari forniscono consigli su come comportarsi davanti ai truffatori. Guarda le foto
Noto, due arresti per la truffa dello specchietto In un caso vittima è stata minacciata di morte
I carabinieri di Noto hanno eseguito due ordini di custodia cautelare a carico di due persone originarie del centro del Siracusano. Si tratta di Rosario Bona e Corrado Di Giovanni. Entrambi hanno agito in differenti occasioni, ma sempre fuori dalla Sicilia.
Bona, che dovrà espiare la pena residua di otto mesi e 27 giorni, è stato ritenuto responsabile di due truffe avvenute nel Torinese, tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Mentre Di Giovanni è entrato in azione in provincia di Teramo, in Abruzzo. In questo caso, l’uomo, dopo aver ricevuto un netto rifiuto da parte dell’automobilista, aveva minacciato di morte la vittima. Di Giovanni dovrà scontare tre anni e quattro mesi di reclusione, per il reato di estorsione.
In merito alla modalità di truffa oramai nota, i carabinieri danno alcuni suggerimenti: «Di fronte alla vostra fermezza, chi vi è davanti, se è davvero un truffatore, sceglierà di desistere e di allontanarsi il più in fretta possibile – si legge in un comunicato dell’Arma -. In questo caso, se potete, annotatevi la targa e segnalatela subito contattando il numero di emergenza 112. Inoltre, consultando il sito www.carabinieri.it, nell’apposita sezione dedicata al cittadino, è possibile reperire tutta una serie di consigli per tutelarsi in situazioni simili».