No Muos, notti di attesa per l’arrivo delle gru «Servono complici, no passerelle politiche»

C’è chi porta il caffè, l’alleato di una intera giornata. Chi i cornetti al mattino e chi invece accende il fuoco per scaldarsi la notte. Da un lato lo sguardo si sposta tra tende da campeggio e colline verdi. Dall’altro una lunga rete, filo spinato e antenne. In mezzo un via vai di gente, carabinieri, polizia e qualche agente della Digos. Si svolge così, da cinque giorni, la vita quotidiana al presidio No Muos davanti alla base militare Usa di Niscemi. L’attesa è per l’arrivo delle gru che serviranno a completare l’impianto di trasmissione dell’esercito statunitense. Dall’altro lato della collina rispetto al presidio, un eco mostro – com’è stato ribattezzato – circondato dal verde della riserva naturale Sugherata. I volontari, tra nervi tesi e stanchezza, si alternano ai turni per presidiare l’ingresso della base, pronti a ostacolare l’arrivo dei mezzi. Che intanto però non si sono fatti vedere, nonostante un falso allarme lunedì notte.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Qg5F1QwuDBs[/youtube]

Lunedì, il giorno fissato per l’arrivo delle gru, Niscemi è in fermento. La strada che porta alla base è bloccata da giovanissimi volontari della protezione civile: «Qui a sinistra, in contrada Ulmo, c’è un presidio autorizzato a cui parteciperà il sindaco – spiegano alle auto di passaggio – Se volete scendere alla base, la responsabilità è vostra». Alla manifestazione partecipano più di 500 persone. Cittadini di Niscemi, tanti bambini, il primo cittadino Francesco La Rosa – «anche se ho la febbre a 40», spiega – e i consiglieri comunali. Qualche sedia di plastica e al bivio viene organizzato un consiglio straordinario. «Abbiamo inviato una lettera al prefetto chiedendo di negare l’autorizzazione al passaggio dei mezzi», dice La Rosa. La risposta non si conosce ancora. Un altro appello è stato rivolto al neo presidente regionale Rosario Crocetta che però, attraverso la sua pagina Facebook, ha fatto sapere di voler procedere a dei monitoraggi sull’ambiente per valutare l’effettiva pericolosità del Muos prima di imporre un eventuale stop all’opera militare Usa. Presente anche l’ex candidato governatore del MoVimento 5 stelle Giancarlo Cancelleri: «Un intervento istituzionale è ancora possibile. La Sicilia è suolo italiano, non americano».

Poco più giù, davanti alla base, intanto, i membri del comitato regionale No Muos preparano la giornata. Il cambio da dare a chi, al presidio, ha trascorso la notte. Lo scambio di informazioni con i comitati locali in allerta anche loro per l’eventuale passaggio delle gru e pronti a raggiungere Niscemi a qualunque ora per bloccarle. La manifestazione poco più su li ha amareggiati. Il sindaco volevano vederlo parlare lì, insieme a loro. «E invece la protezione civile scoraggia quanti vogliono raggiungerci – dice uno dei membri – E’ un tentativo di delegittimare la nostra protesta». Illegale, secondo l’amministrazione. Civile, secondo il comitato. Quando il primo cittadino li raggiunge, ore dopo insieme a qualche assessore e membro del consiglio, promette ai manifestanti bagni chimici e tende antipioggia. «Ma a noi, adesso, serve la gente in carne e ossa», spiega Fabio D’Alessandro, che non dorme da ore. «Le passerelle politiche non ci interessano», ribatte Elvira Cusa, soprannominata la cambusiera. I tentativi di spaccare il movimento No Muos sembrano all’ordine del giorno a Niscemi, ma danno ancora fastidio.

Le ore intanto passano e della gru non c’è traccia. L’idea è che possa giungere di notte, per prendere di sorpresa i manifestanti. Oppure tra giorni, puntando a sfiancarli. Dall’altro lato della collina, dal lato opposto rispetto all’ingresso principale della base militare e raggiungibile solo attraverso la riserva, gli operai continuano a lavorare alla mega struttura. E’ quasi tutto pronto. Mancano appunto solo le gru per montare le antenne. Lunedì notte si diffonde la voce del loro imminente arrivo. Centinaia di persone raggiungono il presidio davanti alla base, ma sarà solo un falso allarme e una prova generale.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dovevano arrivare lunedì i mezzi speciali per montare l'antenna militare Usa in costruzione nel paese siciliano. Il penultimo passo, prima del lancio dei satelliti utili a gestirla, di un'opera a cui la popolazione si oppone da mesi. I manifestanti del comitato regionale, in presidio davanti alla base statunitense, attendono da giorni l'arrivo delle gru per bloccarle. Tra la solidarietà poco concreta e l'isolamento delle istituzioni. Guarda il reportage video

Dovevano arrivare lunedì i mezzi speciali per montare l'antenna militare Usa in costruzione nel paese siciliano. Il penultimo passo, prima del lancio dei satelliti utili a gestirla, di un'opera a cui la popolazione si oppone da mesi. I manifestanti del comitato regionale, in presidio davanti alla base statunitense, attendono da giorni l'arrivo delle gru per bloccarle. Tra la solidarietà poco concreta e l'isolamento delle istituzioni. Guarda il reportage video

Dovevano arrivare lunedì i mezzi speciali per montare l'antenna militare Usa in costruzione nel paese siciliano. Il penultimo passo, prima del lancio dei satelliti utili a gestirla, di un'opera a cui la popolazione si oppone da mesi. I manifestanti del comitato regionale, in presidio davanti alla base statunitense, attendono da giorni l'arrivo delle gru per bloccarle. Tra la solidarietà poco concreta e l'isolamento delle istituzioni. Guarda il reportage video

Dovevano arrivare lunedì i mezzi speciali per montare l'antenna militare Usa in costruzione nel paese siciliano. Il penultimo passo, prima del lancio dei satelliti utili a gestirla, di un'opera a cui la popolazione si oppone da mesi. I manifestanti del comitato regionale, in presidio davanti alla base statunitense, attendono da giorni l'arrivo delle gru per bloccarle. Tra la solidarietà poco concreta e l'isolamento delle istituzioni. Guarda il reportage video

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]