Secondo l'eurodeputato uscente la decisione provoca un "risultato abnorme e inaccettabile"
‘No’ della Corte europea alla candidatura di Berlusconi/ Iacolino: “Prassi insolita”
SECONDO L’EURODEPUTATO USCENTE LA DECISIONE PROVOCA UN “RISULTATO ABNORME E INACCETTABILE”
“La Corte europea dei diritti dell’uomo dice ‘no’ alla candidatura di Silvio Berlusconi, senza nemmeno prendere in esame il ricorso presentato: si tratta di una prassi alquanto insolita, che provoca un risultato abnorme e inaccettabile”.
È quanto afferma leurodeputato di Forza Italia, Salvatore Iacolino, secondo cui “sarebbe gravissimo impedire a Berlusconi la candidatura alle Europee e la conseguente agibilità politica”.
“Il diritto di candidarsi e di essere eletti – aggiunge Iacolino – è un diritto riconosciuto dai trattati europei e dalla Convenzione europea dei diritti delluomo, che non può essere negato a causa di una legge (la Severino) applicata in modo retroattivo.
Forza Italia – conclude Iacolino – è al fianco del suo leader per sostenere fino in fondo una battaglia che gli elettori per primi ci chiedono di combattere, affinché le istituzioni democratiche, a cominciare da quelle europee, possano continuare ad essere il luogo della rappresentanza e della volontà del popolo sovrano”.