La consegna di alcune targhe ma anche il ricordo di quanto fatto sul campo: dal terremoto di Santo Stefano nel 2018, al lavoro portato avanti durante la pandemia da Covid-19 con il riconoscimento nazionale per l’assistenza fornita, passando per la caduta della cenere vulcanica dell’Etna e l’allerta incendi. Sono solo alcuni dei servizi portati a […]
A Nicolosi i 20 anni del nucleo di Protezione civile dell’Associazione nazionale carabinieri
La consegna di alcune targhe ma anche il ricordo di quanto fatto sul campo: dal terremoto di Santo Stefano nel 2018, al lavoro portato avanti durante la pandemia da Covid-19 con il riconoscimento nazionale per l’assistenza fornita, passando per la caduta della cenere vulcanica dell’Etna e l’allerta incendi. Sono solo alcuni dei servizi portati a termine dal nucleo di Protezione civile di Nicolosi dell’Associazione nazionale carabinieri che ieri, proprio nel Comune pedemontano, ha festeggiato i 20 anni dalla propria fondazione. Durante l’evento sono stati consegnati degli attestati a tutti i componenti della squadra e una targa al direttore generale della Protezione civile regionale Salvatore Cocina. Al posto dell’ingegnere, impegnato per l’emergenza cenere, ha ritirato il riconoscimento Francesco Giustolisi, ingegnere del dipartimento regionale di Protezione civile. Una targa anche per l’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Ignazio Buzzi – ritirata dall’ispettore provinciale dell’associazione – e al sindaco di Nicolosi Angelo Pulvirenti. «È una serata particolarmente emozionante perché 14 anni fa, quando mi sono imbattuto nell’Associazione nazionale carabinieri, mi sono trovato in un mondo tutto nuovo da capire e scoprire. Da subito ho legato con tutti i volontari presenti, che nel tempo sono aumentati arrivando a 35. Da loro ho fatto tesoro delle esperienze maturate nel campo e da subito mi sono buttato in prima linea», ha detto in un passaggio del suo discorso il brigadiere capo e presidente della Protezione civile di Nicolosi Franco Cardamone.