Gli abitanti del Comune pedemontano hanno affollato la chiesa madre per l'ultimo saluto alla ventenne uccisa con 40 coltellate dal suo ex convivente. L'uomo è stata fermato dai carabinieri a Milano mentre tentava di fuggire in Svizzera
Nicolosi, folla ai funerali di Giordana Di Stefano Resta nel carcere di San Vittore l’ex compagno
Una città intera incredula ed emotivamente coinvolta ha partecipato al lutto cittadino indetto dall’amministrazione comunale di Nicolosi, presenziando in massa e in un composto silenzio ai funerali di Giordana Di Stefano, la ventenne nicolosita uccisa a coltellate dall’ex convivente Luca Priolo. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri a Milano, dopo un tentativo di fuga, con l’accusa di omicidio volontario. Durante le esequie migliaia di cittadini hanno gremito non solo l’interno della chiesa madre ma anche la piazza antistante.
A celebrare la funzione religiosa è stato padre Nino Nicolosi. «Nonostante questo dolore immenso che ci ha colpito, la vita continua perché Giordana adesso è in cielo», spiega durante l’omelia. «Adesso bisogna pensare alla figlia affinché abbia un futuro. Le leggi umane a volte sono inadeguate – prosegue Nicolosi- ma non dimentichiamo che siamo noi chiamati a scegliere, a vivere la vita da cristiani. Quando Dio tornerà ad essere al centro di tutto, nella nostra esistenza, nella politica, nella scuola, potremo tornare a guardare le cose più importanti».
Nel giorno del funerale di Giordana si è svolto nel carcere di San Vittore a Milano l’interrogatorio del ventiquattrenne Luca Priolo. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Paolo Guidi ha convalidato l’arresto del reo confesso, il quale ha risposto alle domande del magistrato. Priolo, nel 2013 denunciato per stalking, ha confermato la sua versione dei fatti raccontando di avere uccisa l’ex compagna per impeto a causa di un raptus improvviso e non per premeditazione. L’uomo si è inoltre giustificato di essere in possesso di un’arma da taglio per motivi di sicurezza poiché la zona in cui abita, alla periferia del Comune di Belpasso, la sera è isolata e pericolosa. Il coltellino l’avrebbe acquistato circa sei mesi addietro in una armeria della zona. Il giudice meneghino si è dichiarato incompetente per territorio.
Gli atti adesso saranno trasmessi alla magistratura etnea. Dall’autopsia intanto emergono le prime indiscrezioni. Giordana, nell’immediatezza del delitto, è stata raggiunta da una quarantina di coltellate al torace, al fianco e al volto. Il decesso è avvenuto in un orario compreso tra le 1.30 e le 3.00.