L'ex direttore sportivo del Real Madrid, amico dell'agente Fifa Vlado Lemic che ha curato l'affare Schelotto, ricoprirà il ruolo di vicepresidente operativo con pieni poteri nell'area sportiva e tecnica. Il dirigente serbo, presente ieri in tribuna al Ferraris di Genova, nei prossimi giorni sarà in città
New entry nella dirigenza rosanero Il nuovo vicepresidente sarà Mijatovic
L’era Schelotto parte con una novità. Una novità che non riguarda il settore tecnico e che è portata dal vento dell’Est alimentato sul versante rosanero, in questa stagione, da alcune figure (una di queste è Davor Curkovic, agente di Jajalo e Djurdjevic) sempre più influenti in qualità di fidi consiglieri del presidente Zamparini. La new entry ha un nome e un cognome: Predrag Mijatovic. L’ex direttore sportivo del Real Madrid, in base alle ultime indiscrezioni, entrerà nell’organigramma dirigenziale del Palermo e ricoprirà il ruolo di vicepresidente con pieni poteri nell’area sportiva e tecnica.
Si tratta di una mossa strategica per migliorare l’appeal del club di viale del Fante a livello internazionale. L’ex attaccante di Fiorentina e Real Madrid (suo il gol che decise la finale di Champions League tra le merengues e la Juventus disputata ad Amsterdam nel 1998) collabora da diverso tempo con Vlado Lemic, agente Fifa che ha curato la regia dell’operazione Schelotto, neo-tecnico rosanero.
Mijatovic, che ieri ha assistito in tribuna a Marassi alla gara dei rosa contro il Genoa, nei prossimi giorni sarà in città e domenica sarà presente al Barbera in occasione del match casalingo contro l’Udinese. Se l’insediamento del dirigente montenegrino dovesse concretizzarsi, andrebbe ridefinita la posizione di Guglielmo Miccichè, attuale vicepresidente della società, operativo soprattutto in qualità di dirigente accompagnatore: «Ho visto Mijatovic a Genova, era con il gruppo societario, c’era pure Vlado Lemic – ha confermato Micciché al portale Rotocalcio – Mijatovic ha un ottimo rapporto con Zamparini, non so però se sarà il nuovo vicepresidente, a me non è stato comunicato. In ogni caso, potremmo anche collaborare, potrebbero esserci due vicepresidenti». E se l’arrivo di Mijatovic fosse il segnale di un cambiamento societario e di un eventuale passaggio di mano nel segno di matrice slava? «Questo non lo so, non sono imprenditore – ha puntualizzato Micciché – ma non credo che le persone di cui parliamo abbiano la possibilità di rilevare un’azienda calcistica».