La presenza dei topi nella strada del quartiere periferico è in aumento, nonostante l'annunciata disinfestazione da parte dell'amministrazione comunale il mese scorso. «Sono così tanti che quando si passa con la macchina si sentono i loro gemiti», dice a MeridioNews Claudio D'Arrigo, che vive nella zona
Nesima, invasione di ratti in via Eredia Un residente: «Hanno scavato l’asfalto»
«L’amministrazione comunale sostiene di avere disinfestato l’area ma è la cittadinanza a convivere con l’invasione dei topi». La denuncia è di Claudio D’Arrigo, un residente di via Filippo Eredia. La strada, che si trova nel quartiere di Nesima, non è nuova alla presenza di roditori di grossa taglia vicino a un raggruppamento di cassonetti dei rifiuti. E dall’ultima segnalazione del cittadino – che risale all’inizio del mese di novembre – la situazione è addirittura peggiorata. «Se prima i topi erano senz’altro parecchi, adesso sono così tanti che quando si passa da lì con l’auto si sentono i loro gemiti», spiega D’Arrigo. «Alcuni hanno addirittura scavato l’asfalto, creando grosse buche», aggiunge.
I ratti, nel quartiere periferico, si accumulano perlopiù nei pressi delle rotaie della Circumetnea e accanto al marciapiedi della via, dove insistono i cassonetti di raccolta della spazzatura. «La situazione è molto pericolosa per chiunque perché, spaventandosi, si rischia di essere investiti dalle auto», sottolinea il residente. Che, per ovviare alle mancanze dell’amministrazione comunale, ha deciso di comprare lui stesso un veleno per topi.
«Ho acquistato un disinfestante dal ferramenta per poco più di cinque euro ma non dà grandi risultati. So che la cifra spesa non è chissà che ma non mi sembra comunque giusto che debba essere un cittadino, che già paga le tasse, a occuparsi di questo», dice D’Arrigo. Che aggiunge: «D’altra parte qualcuno deve pur fare qualcosa e ormai l’ho presa come una questione personale». Le segnalazioni della cittadinanza all’amministrazione comunale non sono mancate. Ma i risultati, per il momento, si fanno attendere.