Nello stallo finanziaria si riparla di ponte sullo Stretto Scontro Musumeci-M5s. Fava: «Si dimetta per dignità»

È come quel tubino nero in fondo all’armadio di ogni donna: durante il cambio di stagione, quando non si ha niente da mettere, si rispolvera anche perché in fondo si sa che va bene per ogni occasione. Accade lo stesso nel dibattito, sempre più stantio, della politica siciliana. Quando del resto è meglio non parlare, ecco che si rispolvera il ponte sullo Stretto di Messina. È così che nel corso dell’ennesima giornata di stallo all’Ars, mentre in realtà ripartiva l’interlocuzione tra Musumeci e i cinquestelle in privato, pubblicamente è tornato lo scontro sul progetto del ponte che unirebbe la Sicilia alla Calabria. 

In un tweet, il sottosegretario delle Infrastrutture e dei Trasporti, Michele Dell’Orco, ha scritto: «Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, vuole una posizione netta del governo sul ponte? Eccola: No. Piuttosto pensi alle infrastrutture fondamentali dell’Isola, visto che il governo sta facendo la sua parte con 2,8 miliardi di nuovi investimenti ferroviari nel recente contratto Rfi-Mit». A rincarare la dose, ecco i cinquestelle all’Ars, che in una nota hanno sottolineato che in Sicilia «abbiamo strade da terzo mondo», suggerendo a Musumeci di non occuparsi di ponte, ma della «devastata viabilità secondaria».

In serata, ecco la replica dello stesso Musumeci. Non ai grillini all’Ars, ma direttamente al sottosegretario alle Infrastrutture: «L’emiliano Dell’Orco – ha scritto il governatore sui social – a nome del governo nazionale dice no al ponte sullo Stretto. Ha perso un’occasione per tacere. Spero straparli a titolo personale. Qualcuno spieghi allo sprovveduto sottosegretario che la realizzazione delle mega infrastrutture (autostrade, strade e porti) nelle regioni spetta al governo di Roma. Quanto alle ferrovie, si faccia portare il report sugli investimenti di Rfi degli ultimi dieci anni in Sicilia. E proverà vergogna». «Alle infrastrutture secondarie – attacca ancora il primo inquilino di Palazzo d’Orleans – stiamo pensando noi, con oltre 150 milioni di euro di interventi già progettati o appaltati solo nell’ultimo anno. Se i grillini non avessero dichiarato inutili le Province, centinaia di strade starebbero meglio».

Ma a intervenire sul dibattito è stato anche Claudio Fava, secondo il quale, «come in una parodia, un governo moribondo rispolvera l’idea del ponte sullo Stretto, nella Regione dove non esiste una rete ferroviaria degna di questo nome e le strade crollano letteralmente a pezzi». Per Fava, «presentarsi in Aula per dimettersi è l’unica dignitosa via d’uscita, a meno che prevalga il si salvi chi può tra pezzi della maggioranza e dell’opposizione, inventandosi un bel governo tecnico. Che di tecnico – conclude – avrebbe solo la vocazione all’inciucio».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]