La 24enne Chiara Franchina è l'unica volontaria animalista a Tortorici. È lei, dopo una segnalazione, ad aver fatto la macabra scoperta nel territorio al confine con Galati Mamertino. «Da queste parti le considerano cose, ne ho salvati trecento»
Nebrodi, tre cani trovati impiccati a un albero «Forse puniti per avere aggredito un gregge»
Erano impiccati tutti allo stesso albero i tre cani che Chiara Franchina, 24enne volontaria animalista, ha trovato al confine tra Tortorici e Galati Mamertino. Erano in avanzato stato di decomposizione, probabilmente si trovavano lì da più di un mese. «Voglio illudermi che dopo avere esalato l’ultimo respiro quel senso di serenità e di pace che avete tanto cercato vagando su questa terra vi abbia pervaso annullando le atrocità subite». Scrive così Chiara sulla sua pagina Facebook.
Unica volontaria animalista a Tortorici, chiara da oltre dieci anni dedica al sua vita a salvare animali. «Sono riuscita a mettere in salvo 300 cani randagi che sono stati tutti riaffidati – spiega – ma c’è tanta strada ancora da fare. Il 18 maggio ho trovato una cagnolina chiusa dentro un sacco di farina di quelli grandi. Era stata incaprettata (legata al piede e alla gola con un laccio che con il tempo avrebbe finito per strangolarla, ndr). È stata operata e adesso mi occupo io di lei».
Chiara è molto conosciuta nel suo paese sui Nebrodi. Si prende cura dei cani autofinanziandosi chiedendo aiuto tramite Facebook. «Rendiconto quello che spendo pubblicando tutto. E così ricevo aiuti un po’ da tutti». Questo suo amore la rende un punto di riferimento nella zona di Tortorici e a lei hanno segnalato la presenza di un cane, forse una capra, impiccata. «Mi sono fatta accompagnare da un amico perché si trattava di una zona impervia. Non mi aspettavo di ritrovarmi davanti a questo scempio».
Non è possibile sapere chi sia stato, ma «attraverso l’Enpa abbiamo sporto denuncia contro ignoti. Sospetto – continua – che possa essere stato il loro stesso padrone. Sono cani da 30 chili ciascuno. Non si sarebbero fatti avvicinare. Sono di razza Mannara che stiamo cercando di far riconoscere come tipica di questa zona». Non erano microchippati «come troppo spesso capita in queste zone. La gente li considera cose. Forse – ipotizza – hanno aggredito un gregge e il proprietario ha deciso di ucciderli».
Chiara puntualizza di non avercela con i pastori o gli allevatori, «ma contro chi non rispetta gli animali e si permette di compiere simili azioni». «A volte non chiudo occhio la notte. Un’intera vita sacrificata per loro. Per poi continuare a dover vivere queste situazioni. Come in un film horror, in mezzo alla nebbia e al nulla loro sono morti impiccati e brutalmente uccisi da chi ritenevano essere loro amico». Sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Galati Mamertino e i carabinieri. Chiara adesso lancia un appello: «Sono certa che qualcuno abbia visto quello che è successo. Speriamo che si faccia avanti».