Napolitano revochi la nomina di Monti a Senatore a vita per spegnere le polemiche

DOPO LE RIVELAZIONI DI ALAN FRIEDMAN, IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA FAREBBE BENE TAGLIARE CORTO, TOGLIENDO AL PROFESSORE UNA CARICA CHE NON GLI SPETTA

Le rivelazioni contenute nel libro di Alan Friedman “Ammazziamo il Gattopardo” impongono una riflessione non per mettere ancora legna sul fuoco delle polemiche, ma semmai per spegnerle. Al centro di questa nuova storia italiana poco edificante c’è Mario Monti, un personaggio politico che ormai, in Italia, non conta più nulla.

I fatti sono noti: Friedman racconta di una manovra di ‘Palazzo’ per portare il Professore alla guida del Governo del nostro Paese già nel giugno del 2011. Ovviamente, gli esegeti del Berlusconi-pensiero stanno approfittando della vicenda per trasformare il Cavaliere in una ‘vittima’.

Il gioco non ci convince. Perché – ad esempio – Berlusconi non ha meno responsabilità di Romano Prodi rispetto alla trappola dell’euro nella quale il nostro Paese è stato cacciato.

Prodi ha grandi responsabilità rispetto ai disastri provocati dall’euro all’Italia. Ed è semplicemente penoso che, oggi, provi a giustificarsi dicendo che, se fossimo rimasti fuori dall’euro, sarebbe andata peggio.

In economia – e Prodi queste cose le dovrebbe sapere – conta la realtà e non le astrazioni. E la realtà, oggi, è che il nostro Paese è in pesantissima crisi economica perché una moneta troppo forte impedisce alla nostra economia di vivere. Prodi dovrebbe uscire di scena ed evitare di propinare agli italiani pure la demagogia. Già ci sono bastati i danni che ha prodotto, la beffa è superflua.

Ma anche Berlusconi farebbe bene a non cantare vittoria. Il Cavaliere, se non ricordiamo male, ha gestito – malissimo – da Presidente del Consiglio tutta la fase speculativa dell’entrata in scena dell’euro. Quando, a partire dal gennaio del 2002, gli stipendi degli italiani vennero dimezzati, mentre i prezzi dei prodotti, in molti casi, aumentavano. Una doppia truffa ai danni degl’italiani che il Governo Berlusconi non ha nemmeno mitigato.

Oggi arrivano queste rivelazioni. Di certo gravi, se riscontrate come sembra. Ma questo nuovo scenario non assolve i protagonisti del passato che hanno ‘incaprettato’ l’Italia nell’euro. E non riqualifica certi protagonisti del presente.

L’Italia, a nostro avviso, ha bisogno di un futuro diverso. Che non potrà che essere fuori dall’euro e lontano dalle camarille massoniche che sostengono questa inutile e dannosa – almeno per l’Italia (ma non soltanto per l’Italia) – moneta unica europea.

Le polemiche – lo leggiamo sui giornali – non risparmiano il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Alcune forze politiche vorrebbero addirittura riconsiderare l’inpeachment.

A nostro avviso, Napolitano ha un’arma per spegnare sul nascere le polemiche che si stanno addensando sulla sua figura. Revochi la nomina di Mario Monti a senatore a vita. Sarebbe un atto di pacificazione nazionale che tutta l’Italia si aspetta da lui.

Come tutti sappiamo, la nomina di senatore a vita viene concessa dal capo dello Stato a chi si è particolarmente distinto nella vita sociale, politica e professionale. O a quelli che, un tempo, si chiamavano i salvatori della Patria.

Con rispetto parlando, Monti non esemplifica, nella sua persona, nessuna di queste categorie morali. Gl’italiani, semmai, lo ricordano come l’uomo dello spread e dell’Imu: e non ci sembra che, per questi due requisiti, meriti lo scranno di senatore a vita. Tutt’altro.

Insomma, dal Presidente Napolitano ci aspettiamo un atto di buon senso, per spegnare le polemiche. Monti, senza più lo scranno di senatore a vita, potrà tornare nella ‘sua’ Europa, tra spread e Bce. Anche perché – soprattutto dopo tutte le cose che stanno emergendo su di lui – a metterlo definitivamente fuori dal Parlamento saranno gl’italiani.


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