Napolitano a Catania, ma la star è Bianco Il presidente ascolta tutti, Salvi non invitato

«Il vero protagonista è stato Enzo Bianco». Il commento, lapidario, sorge spontaneo da più voci. E resta forse il riassunto più efficace della mattinata trascorsa dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Catania, promessa dal sindaco il giorno stesso del suo insediamento. Una visita senza protagonismo prima nella sede del Comune e poi in Cattedrale, tra i bambini in piazza Duomo – «C’era più gente per Bregovic», commentano in molti – che urlavano il nome del nuovo primo ministro Matteo Renzi e la lontananza dei giornalisti dalla sala in cui si svolgeva la cerimonia della firma del nuovo Distretto Sud-Est Sicilia siglato tra le province di Catania, Siracusa e Ragusa.

L’arrivo del presidente Napolitano è atteso per le 10. Già un’ora prima palazzo degli Elefanti è in fermento, con i corazzieri posizionati davanti agli ingressi attraversati dal capo dello Stato. La sala comincia a riempirsi. Tra i 200 invitati che hanno confermato ci sono, come da protocollo, consiglieri e assessori comunali e regionali, rappresentanti sindacali e delle istituzioni cittadine. Ma a spiccare di più è un’assenza: quella del procuratore capo etneo Giovanni Salvi. Che fa sapere di non aver ricevuto nessun invito. Al contrario del collega e candidato alla sua stessa poltrona Giovanni Tinebra, presente in sala. Poco dopo il sindaco Bianco sottolinea che si è trattato di un «equivoco», risolto con una telefonata del primo cittadino al prcouratore. «Un disguido, l’invito non è arrivato – conferma Salvi nel pomeriggio – Ero molto preoccupato che la mia assenza potesse essere uno sgarbo nei riguardi del presidente della Repubblica, una visita che aspettavamo da molto tempo. Si è chiarito tutto, anzi sono molto grato al sindaco per le parole di elogio che ha avuto». Quando Giorgio Napolitano entra, prende rapidamente posto in prima fila, accanto al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

«Non dirò, signor presidente, delle cose che non vanno», comincia il suo discorso il sindaco Enzo Bianco. Non dirà dei tagli, promette, degli sprechi e delle lentezze di una «burocrazia regionale e della sua elefantiasi». Ma una cosa ci tiene a sottolinearla: «Non esiste una diversità siciliana. Esistono una bassa qualità amministrativa, una forte presenza della criminalità organizzata, un grave ritardo infrastrutturale», dice il primo cittadino. Prima di passare in rassegna i temi a lui cari: legalità – «Il Comune si costituisce parte civile in tutti i processi per mafia e reati contro la pubblica amministrazione» -, città metropolitana, infrastrutture, rischio sismico, rilancio delle imprese, i giovani. Temi che fanno da aggancio per le personalità che si succederanno al microfono. Non senza un passaggio politico del sindaco: «Qui vive di nuovo e reclama attenzione un meridionalismo senza padrini che è un’autentica opportunità per la crescita del Paese». «Il lavoro per il presente trasforma il futuro. Questo è il nostro motto», conclude Bianco.

A seguire, prende la parola Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria e presidente della Camera di Commercio di Siracusa, che sottolinea quanto
«la Sicilia abbia fatto dei grandi passi avanti sotto il profilo della lotta alla corruzione, diventando un punto di riferimento». Anche dal punto di vista dell’innovazione, ricorda Pasquale Pistorio, ex presidente di St Microelectronics secondo cui «la nostra storia dimostra che si può fare tecnologia in Italia al Nord come al Sud». Una scommessa che avrà un alleato in più, promette, nell’agenzia per lo sviluppo locale pensata insieme al sindaco Bianco come «strumento per creare sinergie tra le aziende locali, tra queste e l’università di Catania, ma anche tra quelle locali, italiane ed estere e per assistere le piccole imprese e le start up». A chiudere è infine Pietro Ciucci, presidente di Anas, che si dice pronto «a dare il nostro contributo alla creazione di poli intermodali». Ma non senza l’aiuto di una legislazione adeguata. I prossimi obiettivi, conferma Ciucci, sono «l’autostrada Catania-Ragusa e la Siracusa-Gela, più il potenziamento della tangenziale di Catania e quella di Gela». Parte di quell’investimento di Anas «in Sicilia per otto miliardi di euro».

Dopo i brevi interventi, ascoltati con attenzione dal presidente Napolitano – un po’ meno dal governatore Crocetta -, le autorità procedono alle firme per il nuovo Distretto del Sud-Est siciliano. Qualche sorriso, ancora una stretta di mano e il capo dello Stato esce da palazzo degli Elefanti dove i bambini delle scuole etnee lo attendono, un po’ confondendolo con Renzi e un po’ acclamandolo come una rockstar al grido di «Fuori! Fuori!». Dove Napolitano dedica ai giornalisti solo pochi secondi per dire che la firma di oggi dimostra «una capacità di ripartire, una capacità di innovazione senza di cui non c’è politica nazionale che da sola possa risolvere i problemi del Mezzogiorno». Per poi muoversi alla volta della Cattedrale per un omaggio alla patrona etnea Sant’Agata.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nel capoluogo etneo da ieri, all'indomani del compleanno del sindaco, il capo dello Stato ha cominciato la sua giornata ufficiale in città presenziando in Comune alla firma del protocollo per il Distretto sud-est della Sicilia. Per poi proseguire con una visita in Cattedrale. Una mattinata senza protagonismi, con una sola frase pubblica e una piazza Duomo non troppo piena ad accoglierlo. Dove le scolaresche urlavano il nome del nuovo premier Matteo Renzi. Guarda le foto

Nel capoluogo etneo da ieri, all'indomani del compleanno del sindaco, il capo dello Stato ha cominciato la sua giornata ufficiale in città presenziando in Comune alla firma del protocollo per il Distretto sud-est della Sicilia. Per poi proseguire con una visita in Cattedrale. Una mattinata senza protagonismi, con una sola frase pubblica e una piazza Duomo non troppo piena ad accoglierlo. Dove le scolaresche urlavano il nome del nuovo premier Matteo Renzi. Guarda le foto

Nel capoluogo etneo da ieri, all'indomani del compleanno del sindaco, il capo dello Stato ha cominciato la sua giornata ufficiale in città presenziando in Comune alla firma del protocollo per il Distretto sud-est della Sicilia. Per poi proseguire con una visita in Cattedrale. Una mattinata senza protagonismi, con una sola frase pubblica e una piazza Duomo non troppo piena ad accoglierlo. Dove le scolaresche urlavano il nome del nuovo premier Matteo Renzi. Guarda le foto

Nel capoluogo etneo da ieri, all'indomani del compleanno del sindaco, il capo dello Stato ha cominciato la sua giornata ufficiale in città presenziando in Comune alla firma del protocollo per il Distretto sud-est della Sicilia. Per poi proseguire con una visita in Cattedrale. Una mattinata senza protagonismi, con una sola frase pubblica e una piazza Duomo non troppo piena ad accoglierlo. Dove le scolaresche urlavano il nome del nuovo premier Matteo Renzi. Guarda le foto

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]