Musumeci non si dimette e invita il centrodestra all’unità «Non conosco la resa. Sono vincente in tutti i sondaggi»

«La mia non è una scelta di resa. Non mi arrendo e non conosco la parola resa. L’ho fatto solo una volta, quando il padre eterno ha deciso di portarsi via mio figlio». Nello Musumeci mette le cose in chiaro e non fa nessun passo indietro. Tuttavia, in futuro sarebbe disposto a un passo di lato e rimane a disposizione della coalizione per il bene del centrodestra. Il presidente della Regione Siciliana invita il centrodestra alla compattezza e ribadisce che non svenderà la Sicilia «per un posto in parlamento. Ringrazio Giorgia Meloni, anche se – afferma Musumeci – non mi ha mai proposto nessun baratto. Io rimango con la schiena dritta». Dopo gli ennesimi malumori della maggioranza e delle parole del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che ha affermato come Musumeci non passa mai palla, il presidente alza il tiro. «Ci sono palle e palle: di diverso colore, di cuoio, di gomma – replica – Ci sarà un momento per parlare di palle e di quelle che è pericoloso toccare. Io ho detto quello che dovevo dire: se non dovessi essere io il prossimo candidato del centrodestra alla Regione, vorrei che mi si dicesse la verità. Ma ho paura che forse – prosegue – se qualcuno dicesse la verità, il centrodestra pregiudicherebbe la prossima vittoria».

Poi si concentra sulle reti stradali dell’Isola. Problema messo al centro all’Ars, con una stoccata al sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, siciliano facente riferimento al M5s. «La competenza è del governo nazionale – sottolinea – Del M5s e del Partito democratico. Io tengo la schiena dritta. Sono in testa in tutti i sondaggi, ma per molti risulto divisivo: è un paradosso, ma capisco che nella terra di Sciascia e Pirandello, questo può succedere – conclude Musumeci – La mia continua a essere una scelta di responsabilità. Se non sarò il prossimo presidente della Regione, continuerò a fare militanza politica».


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