Muos di Niscemi 2: cosa dice Bersani, capolista del Pd in Sicilia?

Non sappiamo se è uno scontro o un gioco delle parti. Ma, di certo, qualcosa che non va, nel Partito democratico, rispetto alla vicenda Muos di Niscemi, c’è.

La scorsa settimana abbiamo apprezzato, a Sala d’Ercole, la posizione assunta dal parlamentare regionale di questo Partito, Fabrizio Ferrandelli, a Sala d’Ercole, la sede del parlamento siciliano.

Oggi non possiamo che apprezzare le posizioni assunte dal segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, e da Pino Apprendi, candidato di questo Partito alle elezioni politiche nazionali. Dice Lupo: “Sosteniamo con forza la decisione del presidente della Regione, Rosario Crocetta, di sospendere i lavori per la realizzazione del Muos,la stazione satellitare della Marina militare Usa a Niscemi (Caltanissetta), così come chiesto dalla mozione del Pd approvata all’Ars”.

“E’ necessario – aggiunge il segretario del Partito democratico dell’Isola – che chi si ostina a difendere le ragioni della costruzione della stazione satellitare dimostri che la stessa non comporti rischi per la salute della popolazione e per il traffico aereo”.

Dice Pino Apprendi:”Solidarietà ai manifestanti presi a manganellate la notte scorse a Niscemi mentre pacificamente cercavano di impedire l’accesso alla gru che deve impiantare le pericolose antenne, e solidarietà al presidente della Regione, Crocetta, che ha si è assunto l’onere di fermare i lavori di costruzione del Muos”.

“Fermare i manifestanti, che difendono la salute dei cittadini, con la forza non è certamente sintomo di democrazia – aggiunge Apprendi -. Bene ha fatto Crocetta a far rispettare il voto dell’Assemblea regionale siciliana intervenendo drasticamente su una vicenda che sembrerebbe non assicurare non solo il rispetto delle normative antimafia in tema di appalti, ma anche il diritto alla salute dei cittadini garantito dalla costituzione ben di più di un supposto interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati”.

Perfette le due dichiarazioni. Ma la politica non è fatta solo di parole. Ci sono anche i fatti. Il Pd non è un Partito politico che opera sulla luna. E’ un Partito che fa parte del Governo Monti che, benché dimissionario, è ancora in carica.

Le manganellate sulle teste dei cittadini siciliani che difendono il diritto alla salute non sono state assestate da marziani, ma dalle forze dell’ordine al servizio di un Governo del quale l’attuale “Scelba in gonnella”, al secolo la signora Anna Maria Cancelleri, è ministra degli Interni.

Ora, quando la ministra Cancelleri, qualche giorno fa, ha definito “strategico” il Muos di Niscemi, dal Pd non ci sembra siano arrivate richieste di chiarimento o, ancora meglio, una protesta ufficiale da parte del suo segretario nazionale, Pier Luigi Bersani.

Siamo arrivati al punto nodale: Bersani. Il segretario nazionale di questo Partito è il capolista in Sicilia alle prossime elezioni politiche. Quindi ha due motivi per pronunciare parole chiare sul Muos di Niscemi. In primo luogo, perché è il segretario nazionale di un Partito che, in Sicilia, si è schierato contro il sistema satellitare. In secondo luogo, perché è il capolista del Pd in Sicilia e, quindi, deve dare spiegazioni precise ai dirigenti, ai militanti e ai simpatizzanti del suo Partito in Sicilia e, in generale a tutti i siciliani.

Bersani deve dire con chiarezza che il suo partito è contrario a Muos di Niscemi. E deve impegnarsi con gli elettori siciliani annunciando che, se diventerà capo del Governo del nostro Paese, smantellerà questo sistema satellitare di morte.

Già, di morte. Perché il Muos – questo non dobbiamo mai dimenticarlo – è uno strumento militare che serve per uccidere. E poiché chi rischia di morire è anche titolato a difendersi, potrebbe anche decidere, un giorno, di bombardare il Muos, distruggendo i centri abitati che ci stanno intorno. E’ anche per questo che gli altri tre Muos esistenti al modo sono stati realizzati nelle aree desertiche: perché sono obiettivi militari che possono essere distrutti e, di conseguenza, debbono stare lontani dai centri abitati.

Regola che, a quanto pare, non vale solo per la Sicilia, una terra che viene considerata alla stregua dell’ultima delle ‘colonie’ dagli americani e dal Governo Monti.

Se Bersani, nelle prossime 24 ore, non pronuncerà parole chiare sul Muos, beh, allora saremo costretti a dare ragione ai manifestanti che sostengono che la mozione del Pd all’Ars e le dichiarazioni dei vari esponenti di questo Partito fanno parte di un gioco delle parti.

Se sarà così – e noi non ce lo auguriamo – gli elettori siciliani interessati alla difesa della propria terra dalle radiazioni del Muos e dal pericolo di bombardamenti dovranno trarne le logiche conclusioni. Non votando non soltanto i Partiti favorevoli al Muos – Ucd in testa – compreso il Pd. Mentre noi specificheremo a chiere lettere di non votare il capolista del Pd, ovvero il signor Bersani.

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