Muos: da Crocetta (e dal Pd) solo demagogia

Com’era prevedibile – lo abbiamo scritto ieri sera – Beppe Grillo, appena ha messo piede in Sicilia, ha sollevato subito la questione del Muos di Niscemi. Problema serio, che il Governo regionale retto da Rosario Crocetta, in carica ormai da tre mesi, ha ignorato, a parte qualche demagogica presa di posizione, come quella di stamattina, nella quale si parla di ricorsi & carta bollata.

La questione del Muos di Niscemi è, in primo luogo, politica. E andava posta sul tavolo del Governo nazionale subito e non dopo che i militari americani hanno completato l’installazione delle mega antenne satellitari e si accingono ad metterle in funzione.

Che gli americani avrebbero ignorato le parole del presidente della Regione era prevedibile. Ma le hanno ignorato perché, per l’appunto, Crocetta si è limitato alle sole parole. Il governatore non ha posto, come avrebbe dovuto fare, la questione Muos a Roma.

A norma del nostro Statuto, il presidente della Regione avrebbe dovuto chiedere al Presidente del Consiglio, Mario Monti, una riunione del Consiglio dei Ministri per affrontare tale questione. Annunciando la sua partecipazione, visto che si tratta di una questione che riguarda la Sicilia. Monti avrebbe detto no. A quel punto Crocetta avrebbe sollevato un caso politico e tutta la Sicilia per bene sarebbe stata dietro di lui.

Questo avrebbe significato rompere con il Governo Monti. Cioè con l’uomo con il quale il Pd, se vincerà le elezioni, dovrà andare a governare l’Italia. Monti e il Pd sono perfettamente allineati con i militari americani. E sono favorevoli al Muos di Niscemi. Così come favorevole al Muos è l’Udc, che lo ha già detto per bocca del coordinatore di questo Partito in Sicilia, Giampiero D’Alia.

Il presidente Crocetta è perfettamente al corrente di tutto ciò. Dunque la sua ‘sparata’ di stamattina è solo una sceneggiata.

Ci dispiace scrivere queste cose. Ma se Crocetta e il suo alleato politico, onorevole Giuseppe Lumia, pensano di essere intelligenti, sappiano che gli altri non sono cretini.

Lo ripetiamo: questa del ricorso annunciato dal Governo della Regione è l’ennesima presa in giro nei riguardi dei siciliani. La verità è che gli americani il Muos lo hanno già realizzato. E lo metteranno in funzione. Magari dopo le elezioni. Giusto per dare il tempo alle forze politiche tradizionali della Sicilia di prendere in giro, fino al 24 febbraio, giorno in cui si voterà, gli abitanti di Niscemi, dei centri vicini e, in generale, tutti i siciliani.

Di più: noi ci aspettiamo anche uno ‘stop elettorale’ dei lavori dell’elettrodotto della Valle del Mela. Tanto per prendere in giro, sempre fino al 24 febbraio, gli abitanti di quei centri martoriati dall’alta tensione.

La verità, al di là dei proclami, è che la Sicilia, in Italia, è trattata come l’ultima delle colonie. Un luogo dove i militari americani e i signori di Terna fanno quello che vogliono e se ne fregano dello Statuto, dell’Autonomia e, soprattutto, della salute della gente. Una terra dove il Governo della Regione soffia nel vento. E dove l’Autonomia siciliana, conquistata con il sangue dopo quasi cento anni di angherie subite dalla monarchia piemontese, viene calpestata ogni giorno. Che schifo!

 

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