Il corpo è stato trovato sulla copertura di un primo piano nei pressi della sua abitazione. Aveva ricoperto ruoli importanti in uno dei periodi più bui della questura palermitana. Ha lavorato anche a Trapani e Catania e negli ulti anni alla Banca d'Italia
Morto Giovanni Finazzo, vicequestore negli anni delle stragi Potrebbe trattarsi di suicidio o di incidente, aveva 77 anni
Sono stati gli operatori del 118 a constatare la morte di Giovanni Finazzo, 77 anni, trovato, pare, sulla copertura di un primo piano dove sarebbe finito dopo essere caduto da una finestra della propria abitazione, nella zona di via Liguria a Palermo.
A indagare sull’accaduto è la polizia, di cui Finazzo per molti anni ha fatto parte. Gli agenti escludono la pista dell’omicidio. A prendere corpo, dunque, sono le tesi del suicidio o dell’incidente. Di norma MeridioNews non si occupa di casi di suicidio, acclarati o presunti, fa eccezione questo, visto l’alto profilo istituzionale dell’uomo.
Finazzo infatti, nel suo lungo curriculum in polizia, vanta anche quindici anni di servizio a Palermo, di cui gli ultimi tre, dal 1991 al 1994 come vicequestore vicario. Anni delicati, segnati dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio, in cui viene arrestato Bruno Contrada, che nella questura palermitana aveva occupato un ruolo di rilievo. A guidare la squadra mobile c’era Arnaldo La Barbera, ritenuto dai giudici che hanno scritto la sentenza Borsellino Quater una pedina importante nella costruzione delle false collaborazioni con la giustizia. La Barbera di cui lo stesso Finazzo, nel gennaio del 2001, prese il posto alla guida della questura di Roma.
Oltre che a Palermo e Roma, l’ex poliziotto ha ricoperto il ruolo di questore a Trapani, a Catania e a Milano, prima di tornare nel 2003, finita l’esperienza capitolina, a Trapani, questa volta come Prefetto. Ruolo che ricoprirà anche a Catania dal 2007 al 2009. Attualmente era membro del consiglio superiore della Banca d’Italia. Originario di Cinisi, Finazzo è morto lo stesso giorno di un altro suo collega ai tempi della sua esperienza palermitana, l’agente Nino Agostino.